In diversi bar di casa nostra hanno fatto la loro comparsa le macchinette mangiasoldi. E così, tra un cappuccino e un aperitivo, ci si può dedicare a queste slot-machine. L’unica differenza con le loro controparti presenti nei casinò sta nel fatto che invece di elargire vincite in denaro, danno gettoni convertibili in buoni acquisto o premi “in natura” come consumazioni nell’esercizio pubblico in questione. Fra gli esercenti sembra esserci però una certa confusione e le autorità cantonali promettono di fare chiarezza. Da “Il Quotidiano”, 09.08.1984. Di Carla Casanova.