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Uno sguardo su personaggi del mondo della cultura, dello sport e della società svizzera e internazionale, attraverso la chiave d’accesso privilegiata di documenti d’archivio televisivi e radiofonici. (foto: Imago / Werek International)
Attrice, regista, produttrice di trasmissioni televisive e radiofoniche, donna di spettacolo a tutto tondo, Ketty Fusco è stata una delle figure più importanti e influenti della scena teatrale della Svizzera italiana. Nata a Napoli e trasferitasi a Lugano all'età di 5 anni, ha collaborato, fra gli altri, con registi come Guido Calgari, Renato Regli e Romano Calò.
Popolare attrice di teatro alla radio e in televisione, divenne un'icona delle commedie dialettali nella Svizzera italiana dopo essere stata per quarant'anni maestra di scuola elementare. Nata nel 1910 a Milano da madre lombarda e padre del Mendrisiotto, si era trasferita in Ticino a tre anni e aveva iniziato a recitare per diletto in una filodrammatica nel 1938. Un anno dopo, in parallelo all'attività di insegnante a Lugano-Loreto, aveva esordito alla RSI. Si è ritirata dalla scene nel 2007 con la serata-spettacolo "Mariuccia forever" organizzata dalla compagnia TEPSI, di cui era co-fondatrice.
In 45 anni di attività Sergio Maspoli ha scritto e diretto numerosi testi teatrali per la televisione e oltre 1500 radiocommedie, in particolare per la "Domenica popolare". La sua lunga carriera radiotelevisiva ne ha fatto l'autore di riferimento nella Svizzera italiana nel campo del teatro dialettale.
Scrittore e intellettuale di fama internazionale, Umberto Eco è stato per la nostra radiotelevisione non solo un ospite d'eccezione, ma anche un protagonista in qualità di interlocutore regolare di trasmissioni culturali, fornendoci ad ogni occasione uno sguardo privilegiato sul mondo dell'arte e sulla nostra società.(foto: Keystone)
Tra i massimi scrittori della Svizzera italiana, Plinio Martini ha affrescato il Ticino del Novecento, le sue aspirazioni e le sue paure. Il suo "Il fondo del sacco", romanzo ticinese per antonomasia, è il ritratto – affezionato e inesorabile al contempo – di coloro che crebbero "sempre attaccati alle ginestre".
Prima sciatrice ticinese a imporsi a livello internazionale, l'airolese Doris De Agostini vanta nella sua carriera otto vittorie in Coppa del Mondo, il globo di cristallo in discesa nel 1983 e il bronzo ai mondiali del 1978. Umile e sempre disponibile, rimane impressa nella memoria degli appassionati della Svizzera italiana come una delle sportive più amate, simbolo della passione collettiva per lo sci a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta.(foto: IMAGO / Sven Simon)
Autore di oltre una ventina di pubblicazioni, in prosa e versi, Giovanni Orelli è fra i più importanti scrittori ticinesi e svizzeri. Fin dal suo folgorante esordio nel 1965 con il romanzo "L'anno della valanga", Orelli ha saputo descrivere i nostri paesaggi, reali e interiori, con grande sensibilità, ottenendo il riscontro del pubblico e il consenso degli addetti ai lavori, che gli hanno conferito il gran premio Schiller nel 2012.(foto: Keystone)
Intellettuale, cresciuto nei Grigioni, ha lavorato alla Televisione della Svizzera italiana dal 1961 per trent'anni come autore di servizi, curatore di rubriche (sue 'Occhio critico' e 'Un uomo un mestiere') e produttore. Poeta, saggista e narratore pluripremiato (Grand Prix Schiller nel 2000), è stato presidente del P.E.N. Club nella Svizzera italiana e del 50. Congresso mondiale a Lugano. Studioso dell'antica Grecia e di Mediterraneo, ha diretto l'Istituto di cultura italiana a Zagabria negli anni della guerra in Croazia, dove ha chiuso la sua carriera in ambito accademico.
Assunta in TSI nel 1960, diventa presto annunciatrice e primo volto femminile della Televisione svizzera in lingua italiana. Dal 1963 al 1977 conduce insieme a Corrado la trasmissione per gli emigrati italiani in Svizzera "Un'ora per voi" -interpretandone anche gli sketch come attrice- e per tutti gli anni Sessanta collabora con la RAI Radiotelevisione italiana quale presentatrice di varietà e quiz. È proprio nel varietà che negli anni Settanta inizia in TSI la sua attività di regista, approdando poi anche alla prosa. Vincitrice dell'Europremio quale migliore presentatrice 1968, è inoltre un volto noto di "Giochi senza frontiere".
Formatosi a Parigi sotto Marcel Marceau, Jakob Müller, in arte Dimitri, fonda insieme alla moglie Gunda un teatro a Verscio nel 1971 a cui affianca nel 1975 una scuola di teatro e, tre anni più tardi, la Compagnia Teatro Dimitri. Con il suo sorriso contagioso e un'ineguagliabile forza comica, è stato una delle personalità più celebri e influenti della scena culturale elvetica degli ultimi 50 anni.(foto: Keystone)
Traduttrice di narrativa e insegnante, formatasi tra gli Stati Uniti e Milano, è approdata alla Televisione della Svizzera italiana nel 1982 per occuparsi di prosa. Passata presto al giornalismo, è stata redattrice e presentatrice del TG per un decennio prima di legare il suo nome all'approfondimento e alla cultura. Volto noto della tv, ha in seguito diretto il parlato della Rete Due della Radio e infine il settore Drama RSI (produzione fiction televisiva, radioteatro e coproduzioni con il settore cinematografico indipendente svizzero).
Sciatrice agonistica dall’età di nove anni, a diciassette si laurea campionessa olimpica in discesa libera a Sarajevo 1984. Medaglia d’oro nella stessa specialità ai Mondiali di Bormio 1985, è tra le atlete di punta della nazionale svizzera di sci alpino dell’epoca e in Coppa del mondo vanta 26 vittorie, due globi di cristallo in classifica generale e cinque di specialità. Lasciate le competizioni, è stata a più riprese commentatrice sportiva per la RSI. Oggi è imprenditrice e culla il progetto di un museo dedicato alle/ai grandi dello sport ticinese. (immagine banner: KEYSTONE/Str, ritratto profilo: IMAGO/Sven Simon)
Volto noto di commedie dialettali e sceneggiati, popolare comico e presentatore tv, approdò alla RTSI nel 1966 creando la prima trasmissione radiofonica "di compagnia" (Radiomattina) e la prima "candid' (Il microfono in tasca). Figlio di musicisti, aveva debuttato come intrattenitore al seguito di un quintetto. Nel 1977, apparve nel cast di Non stop sulla Rete 1 Rai. Rientrato in TSI, presentò tra gli altri la Tombola radiotelevisiva, Ciao domenica, Superflip e Ricordi. Ha curato una guida a grotti e osterie della Svizzera italiana ed è stato direttore dell'animazione su navi da crociera.
Figura di riferimento dell'animazione italiana e internazionale, Bruno Bozzetto è legato a doppio filo alla nostra televisione. A lui dobbiamo icone come Stripy – mascotte di Scacciapensieri da quasi mezzo secolo – e Mr. Hiccup, ma anche produzioni dal vero come la serie "Sandwich". Apprezzato in patria, osannato all'estero, Bruno Bozzetto ha raccontato i paradossi della nostra società con inconfondibile ironia, facendo della sua più celebre creazione, il Signor Rossi, lo specchio con cui osservare le nostre più assurde manie.(foto: Paolo Ranzani)
Protagonista della scena automobilistica a partire dalla fine degli anni Sessanta e durante tutti gli anni Settanta, il luganese Clay Regazzoni è stata una delle personalità ticinesi più conosciute a livello internazionale. Carismatico e sportivo a 360 gradi, vanta nel suo palmarès il titolo di Campione europeo di Formula 2 nel 1970 e la vittoria in 5 gran premi di Formula 1.(foto: Keystone)
Classe 1911, Vincenzo Vicari ha lasciato alla Svizzera italiana un inestimabile patrimonio storico composto da fotografie e filmati. Una carriera sterminata per produzione e varietà la sua, da commissioni pubbliche come le vedute aeree a opere più personali, con cui ha raccontato le mille sfaccettature di un paese in un secolo di grandi cambiamenti.(foto: TiPress)
Architetto della Svizzera italiana riconosciuto e premiato nel mondo, classe 1943, si è formato tra Lugano, Milano e Venezia, dove ancora studente fu assunto nello studio di Le Corbusier. All'attività lavorativa ha affiancato dal 1976 quella di docente universitario, co-fondando nel 1996 l'Accademia di architettura a Mendrisio. Membro della Commissione federale svizzera delle belle arti, all'occorrenza ha allestito scenografie e installazioni.
Icona della musica italiana e del cinema degli anni Sessanta, Rita Pavone ha all'attivo 27 album che le hanno valso una notorietà internazionale. "Pel di carota" – come venne soprannominata per il colore dei capelli – è a tutti gli effetti di casa alle nostre latitudini, abitando da molti anni nella Svizzera italiana insieme al marito Teddy Reno.
Attore di teatro radiofonico, interprete di centinaia di "Domenica popolare" perlopiù in coppia con Mariuccia Medici, giunse alla commedia dialettale nel 1974 frequentando il corso per attori organizzato dall'autore e regista Sergio Maspoli. Falegname, originario del Locarnese, aveva iniziato a recitare da ragazzo nella filodrammatica di Gordola. Apparve anche in molte commedie televisive e spettacoli dal vivo in Ticino. Porta il suo nome un premio conferito dal Teatro popolare della Svizzera italiana TEPSI.
Giornalista, pioniere della televisione svizzera in lingua italiana, dal 1958 ha presentato il Telegiornale e programmi sportivi dallo studio di Zurigo. Intervistatore e telecronista capace di esprimersi al contempo in più lingue, nel 1961 è stato nominato responsabile dell'informazione della Televisione della Svizzera italiana (TSI), nel frattempo stabilitasi a Lugano. Produttore, regista e conduttore di trasmissioni memorabili, Blaser ha vinto numerosi premi e concluso la sua carriera professionale nel 1999 da direttore regionale RSI.
Divenuto celebre per aver dato voce (e anima) a “La linea” di Osvaldo Cavandoli, Carlo Bonomi – attore e doppiatore milanese – è divenuto negli anni una presenza costante sui nostri teleschermi. Sua è l’inconfondibile risata di Stripy, mascotte di “Scacciapensieri”, che da 50 anni scandisce il sabato sera dei piccoli telespettatori. Da Pingu ai lavori di Bruno Bozzetto, passando per i telefilm e la pubblicità, con il suo irresistibile grammelot e il suo timbro inconfondibile, Bonomi continua a risuonare nei salotti di casa nostra come una voce famigliare e rassicurante.