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TJNM Stagione 2015/2016 - 1.parte

Rassegna di concerti pubblici di Rete Due

  • 5 agosto 2016, 02:00
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Tra jazz e nuove musiche è il marchio di una rassegna di concerti dove si intrecciano jazz, improvvisazione e musiche di confine che Rete Due promuove nella Svizzera italiana sin dalla fine degli anni ’80 e che nel corso della sua storia ha ospitato, accanto a molti giovani musicisti emergenti, alcuni fra i più acclamati nomi della scena musicale contemporanea,

Nata nel leggendario Studio 2 della RSI, la rassegna si è in seguito proposta anche al di fuori degli spazi dell’ente radiotelevisivo con concerti e spettacoli nati con la collaborazione di altre organizzazioni.

La prima parte della nuova stagione 2015-16 si aprirà in ottobre e proseguirà fino ai primi di dicembre.

Per il debutto l’8 di ottobre al club Jazz in Bess di Lugano è stato chiamato l’ensemble The Outer String del trombettista Werner Hasler, in ordine di tempo il più recente progetto del musicista bernese che propone un affascinante viaggio in grande libertà tra improvvisazione modale, musica colta contemporanea, jazz e ambient.

L’Euroradio Jazz Orchestra torna in Svizzera, sotto l’egida della SRG SSR, ad un decennio e più dall’ultima presenza. Ogni anno un gruppo sempre rinnovato di giovani musicisti, scelti dalle radio nazionali europee, si riunisce per un workshop di una settimana e per una successiva serie di concerti nel paese ospitante. Oltre che a Ginevra e Zurigo, l’orchestra si esibirà anche a Lugano il 16 ottobre sotto la direzione del ginevrino/brooklyniano Ohad Talmor, sassofonista e autore di rilievo dell’odierna scena nuovayorkese al quale sono stati pure commissionati i nuovi brani che verranno eseguiti nell’occasione. Svizzeri sono pure due strumentisti che faranno parte dell’edizione 2015 dell’orchestra: il sassofonista Tapiwa Svoswe selezionato da SRF e il contrabbassista Simon Quinn scelto dalla RSI.

Fa strano leggere la composizione del trio che si esibirà ai primi di novembre al Cinema Teatro di Chiasso, con i nomi di DeJohnette, Coltrane e Garrison. Se il primo è il celebre batterista USA già spalla di Charles Lloyd, Miles Davis e per lunghi anni di Keith Jarrett, Ravi Coltrane è per davvero il figlio del grande John e Matt Garrison è davvero il figlio di quel Jimmy che fu bassista di Coltrane padre dal 1961 al 1967. Il loro è un progetto molto open, dove trovano spazio cenni alla musica dei loro mentori, brani di propria composizione e grande spazio lasciato all’improvvisazione.

Qualche giorno dopo allo Studio Foce di Lugano sarà ospite Jason Moran, pianista fra i più accreditati del jazz contemporaneo, con il suo spettacolo dedicato alla figura di Fats Waller. Maestro dello stride piano, cantante e straordinario entertainer Waller ebbe un enorme successo tra la fine degli anni’20 e durante i ’30 quando il jazz era una musica pensata soprattutto per divertirsi e per ballare. Il Dance Party di Jason Moran vuole ricreare, certo con sensibilità contemporanea, l’atmosfera tipica dei club di jazz nella Harlem dell’epoca.

Come consuetudine uno degli appuntamenti della rassegna dà spazio ad artisti legati all’etichetta ECM, con cui Rete Due ha stabilito da tempo una preziosa collaborazione. Tutta elvetica sarà la serata del 26 novembre, con il trio del sensibile pianista losannese Colin Vallon e il gruppo della raffinata cantante di origine albanese Elina Duni, due artisti da qualche anno ormai gravitanti nell’orbita della label di Monaco.

Souvenance è il titolo del recente progetto di Anouar Brahem, virtuoso dell’oud, il liuto arabo, e ormai affermata star che ha saputo catturare i favori di un pubblico ampio ed eterogeneo. La musica dell’omonimo album, registrato all’Auditorio della RSI, coprodotto con ECM e pubblicato alla fine del 2014, è piena di garbo e di mistero, a volte ipnotica, a volte austera, di grande forza drammatica. Verrà presentata dal vivo, là dove è nata, il 4 dicembre con l’Orchestra della Svizzera italiana diretta nell’occasione da Antonello Manacorda.

Non sono di certo una triade di sconosciuti i musicisti di quest’ensemble, anche se il nome – che strizza pure l’occhio alla celebre band del rock inglese - può sottintenderlo. Who Trio è in primis l’acronimo con il quale il pianista Michel Wintsch, il batterista Gerry Hemingway e il bassista Bänz Oester circolano da anni sui palchi di tutto il mondo, presentandosi come organico “democratico” nel quale ognuno contribuisce in ugual modo al sound d’insieme. Musica che nasce spontanea, che vive quasi di riflessi condizionati grazie alla complicità che i tre hanno ormai raggiunto, certificata dalle numerose registrazioni ad oggi pubblicate. Da non perdere, il 5 dicembre, a Jazz in Bess!

Una nuova vibrante stagione di concerti tra jazz e nuove musiche, prodotta da Paolo Keller, vi attende dunque nei prossimi mesi. Sette appuntamenti promossi in collaborazione con il Centro Culturale Chiasso, l’Associazione Jazzy Jams, il Dicastero Turismo & Eventi della Città di Lugano, Radio Gwendalyn e con il sostegno di Migros Ticino – Percento Culturale.

I concerti verranno trasmessi in diretta o in differita (nella trasmissione Concerto Jazz la domenica sera) sulle frequenze e sul sito di Rete Due. Live streaming previsto inoltre per la serata del 16 ottobre su rsi.ch/live-streaming/cultura.

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