Piotr Nikiforoff
Millevoci

Il violino e la bacchetta magica! Incontro con Piotr Nikiforoff

Di Michela Daghini

  • 3.4.2023
  • 39 min
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È un talento noto a livello internazionale. È un primo violino dell’Orchestra della Svizzera italiana e direttore d’orchestra. Nelle settimane scorse Piotr Nikiforoff è stato nominato direttore dell’Orchestra Arcadia di Lugano, con un repertorio che spazia dal classico al contemporaneo. Studia il violino da quando aveva 5 anni e da allora coltiva l’amore per la musica, come forma di comunicazione che non conosce confini, linguistici o culturali. Accanto allo strumento, al podio e alle partiture, la passione per l’arte culinaria ereditata dalla nonna russa e l’amore per gli animali. Adora il Ticino che gli ha dato molto, e ama i suoi boschi, le montagne e la natura. Ci è arrivato da ragazzino nel 1995 e non lo ha più lasciato, fermandosi in un delizioso angolo del Malcantone. Ha scelto infatti Vernate per vivere, con la famiglia, che nella sua vita occupa il primo posto. La moglie Laura, conosciuta a 18 anni, e i due figli Anastasia e Leon, che di Piotr hanno ereditato il talento musicale. E poi ci sono un pappagallo, anche lui amante della musica, il gatto Luxor, e Lucy, un cane bianco adottato dalla Spagna. Nato a Mosca nel 1978, Piotr Nikiforoff ha iniziato a studiare il violino con Victor Nasimov, debuttando a 14 anni come solista con l’Orchestra sinfonica di Mosca. Poi arriveranno i diplomi con il massimo dei voti, al Gnessyn Federal College di Mosca e al Conservatorio della Svizzera italiana. Ha lavorato in Europa, Russia, Corea del Sud e Giappone, pubblicando diverse registrazioni prodotte dalla RSI, e dalla DRS, con l’Orchestra sinfonica Russa, e con il pianista britannico Howard Shelley negli studi della BBC di Londra. Dal 2009 è un primo violino dell’Orchestra della Svizzera italiana. Il violino quindi, ma anche la bacchetta. Al suo attivo infatti anche l’attività direttoriale in vari Paesi. Ha studiato direzione d’orchestra con Piero Bellugi a Firenze, con Jorma Panula ad Amsterdam e Alexander Polishchuk a San Pietroburgo. Dal 2015 al 2018 è stato direttore ospite principale dell’Orchestra Federale del Caucaso Settentrionale e ha diretto 180 concerti sul podio dei grandi teatri russi, come il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Lo incontriamo.

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