100 anni di Centovallina

Lungo quei binari

LA 1, domenica 14 gennaio, 20.40 

  • 11 gennaio, 11:35

Lungo quei binari

RSI Alla RSI 03.01.2024, 15:49

La linea ferroviaria che collega Locarno a Domodossola - affettuosamente soprannominata Centovallina in Ticino e Vigezzina in Piemonte - ha compiuto 100 anni. Un piccolo treno che, con un percorso tanto sinuoso quanto affascinante, unisce l’Italia alla Svizzera, attraverso le Centovalli e la valle Vigezzo famoso in tutta Europa per la bellezza dei paesaggi che attraversa e per l’arditezza dei ponti in pietra e in ferro che superano gole e strapiombi. 

Il documentario di Ruben Rossello coglie l’occasione dell’anniversario per raccontare la vita del treno e quella dei paesi che attraversa. Un treno capace non solo di spostare gli uomini, ma anche di avvicinarli e di farli incontrare tra loro, favorendo ogni giorno il nascere di piccole storie e talora… persino dell’amore. In 100 anni la Centovallina-Vigezzina ha contribuito in modo importante al progresso di queste valli e ha finito per diventare parte integrante del loro panorama. Un po’ servizio pubblico e un po’ linea turistica, sempre più amata e ricercata.   

La volontà caparbia che portò alla sua costruzione la ebbero all’inizio del Novecento Francesco Balli, sindaco di Locarno, e il maestro vigezzino Andrea Testore. L’intuizione era semplice quanto efficace: una linea trasversale, capace di collegare i due grandi assi ferroviari che dal Nord Europa scendono verso sud, il Sempione e il Gottardo.   

Nacque così la Ferrovia Locarno-Domodossola, inaugurata il 25 novembre del 1923: una linea di montagna di 53 km che ancora oggi costituisce il collegamento più rapido tra il Ticino e la Svizzera romanda. Utilizzata ogni giorno da lavoratori, frontalieri e studenti che dalle valli scendono verso Locarno o Domodossola. Oltre ovviamente a molti turisti.  

Un piccolo treno capace di stupire e di emozionare, sopravvissuto a guerre e alluvioni. E soprattutto, tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, alla morìa delle antiche linee ferroviarie. Una felice eccezione, tutt’ora in ottima salute. 

Ogni anno, sulla linea Locarno-Domodossola si spostano - leggiamo su swissinfo - centinaia di migliaia di persone. I dati più recenti riguardano il 2022, quando complessivamente i viaggiatori sono stati circa 685’000. Di questi, oltre 170’000 hanno attraversato il confine, poco più di 370’000 hanno percorso la tratta elvetica senza sconfinare in Italia e quasi 140’000 si sono spostati all’interno della provincia piemontese del Vco. Nel 2019, ultimo anno pre-Covid 19, gli utenti complessivi erano stati 825’000, circa il 20% in più. 

La Locarno-Domodossola rappresenta quasi un unicum nel panorama cantonale ticinese – spiega Nicola Pini, storico e membro del cda della FART –. È una delle poche linee ferroviarie ad aver resistito allo smantellamento delle reti tramviarie e ferroviarie dovuto allo sviluppo della motorizzazione negli anni del boom economico. Le ragioni sono diverse: sicuramente vi è il carattere internazionale della linea, ma anche il fatto che la Locarno-Domodossola svolge un ruolo di collegamento tra il Ticino e il Vallese. Da un secolo la Centovallina unisce due assi fondamentali, il Sempione e il Gottardo, in modo diretto”

Ti potrebbe interessare