Il grande inganno

Quando si è vittima di un inganno non è mai facile parlarne. Diventa ancora più difficile se ad averti fatto cadere in una trappola è una delle tue più care amiche: quella con cui condividi momenti di spensieratezza e di sconforto, telefonate e chat interminabili, risate e progetti futuri. E diventa ancora più difficile uscire allo scoperto in una società piccola come quella ticinese, dove “ci si conosce un po’ tutti”. I sentimenti che si provano sono diversi: smarrimento, tristezza, inadeguatezza e sconforto.

Alla protagonista della storia che vi vogliamo raccontare, Serena, è successo tutto questo. Da un giorno all’altro si è trovata confrontata con l’altro volto di quella che doveva essere la sua amica. Era convinta che con lei avrebbe potuto realizzare un piccolo sogno in comune: la creazione di un centro benessere nel Bellinzonese. Ma il sogno in poco tempo si è tramutato in un incubo. Serena infatti si rende conto che l’amica e socia, a cui aveva affidato gran parte della responsabilità per la buona riuscita del progetto, non aveva portato a termine quasi nulla, ma anzi.

Scopre così che molti pagamenti rimangono scoperti, che un piccolo progetto collaterale al centro benessere e legato alla produzione di burro chiarificato venduto alla Manor presenta delle irregolarità, ma soprattutto viene a sapere che attraverso la falsificazione della sua firma e l’autenticazione della copia del suo permesso C (che doveva servire al notaio, mai esistito, per notificare l’apertura del loro progetto) l’amica aveva chiesto e ottenuto a suo nome e a sua insaputa un prestito da 85’000 franchi a Bank Now.

Una vera e propria doccia fredda. Qualcosa di inaspettato che porta Serena a denunciare l’amica di cui si fidava ciecamente, anche troppo forse, e a iniziare un percorso lungo e impegnativo per ritrovare fiducia in sé stessa. Questo percorso di rafforzamento le ha permesso di uscire allo scoperto e voler condividere la sua esperienza, senza vergogna e paura, affinché altre persone in una simile situazione possano trarre aiuto e confronto dalla sua esperienza.

Ma il nostro racconto non si ferma qui. Serena non è l’unica a essere stata vittima di questa persona. Ce ne sono altre, molte altre. Alcune come lei, nove in totale, hanno deciso di denunciarla. I vari raggiri sono avvenuti sempre e quasi esclusivamente nel Bellinzonese, nel settore immobiliare, nel mondo dell’equitazione e in quello lavorativo.  Per mesi questa persona si è mossa indisturbata in questi ambiti, aiutata anche dalla sua particolare gentilezza e spigliatezza, fregando persone completamente ignare del fatto che era stata già denunciata in passato. Dalla denuncia di Serena, nel luglio 2022, al suo arresto passano infatti due anni in cui la donna accumula debiti, denunce, precetti esecutivi e segnalazioni. Molto tempo, per alcune delle sue vittime, anche troppo. 

Serena non è stata l’unica a metterci la faccia, altre ci hanno voluto raccontare le loro disavventure che hanno avuto ripercussioni non solo economiche, ma anche psicologiche.