Quante volte avete sentito parlare di investimenti sostenibili? Tante vero? Ci si sono messe le banche proponendo investimenti verdi, ci si mettono le amministrazioni pubbliche, le casse pensioni. Insomma con i nostri soldi si investe nell’energia verde. Tutto bene?
Beh, noi vi mostriamo l’altra faccia della medaglia. Perché può capitare che progetti descritti come verdi e sostenibili violino i diritti civili. Non ci credete? È quello che è capitato in Norvegia. E noi siamo andati a vedere. Il progetto è quello di un parco eolico, costruito da un gruppo del quale fanno parte l’azienda elettrica bernese BKW e un gruppo creato da Credit Suisse, Energy Infrastructure Partners. Proprio così, soldi svizzeri in un progetto che viola i diritti delle popolazioni autoctone.
Ma come è possibile? È possibile eccome: perché le terre dove è stato costruito il parco eolico sono da sempre usate dalla popolazione autoctona dei Sami per l’allevamento delle renne. Ora non è più possibile, ed è un grosso problema perché i Sami vivono dell’allevamento, per loro è fondamentale. Hanno cercato di fermare il progetto, senza riuscirci, il parco è stato costruito e tutto sembrava perduto… fino a qualche giorno fa. Ora è ufficiale: il progetto viola la Convenzione internazionale delle nazioni unite sui diritti civici e politici. Che cosa accadrà ora? Il parco verrà smantellato?
E noi cittadini? Come facciamo a sapere che progetti che vengono dipinti come verdi e sostenibili sono davvero tali per tutti?
Ne discutiamo in diretta con Marzio Minoli, giornalista della redazione economica della RSI e di Tempi Moderni.
Prese di posizione