Etichetta ingannevole 2021: il The du chalet è il più votato

La Svizzera italiana elegge l'etichetta più scorretta dell'anno

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Con il 22% dei voti il pubblico ha scelto: l'etichetta più ingannevole del 2021 è il The du chalet Naturaplan di Coop.

Richiama le montagne, la svizzeritudine, la tradizione, soprattutto.. un prodotto locale. Ma il retro della bottiglia rivela un’altra realtà: zucchero di canna dal Paraguay, succo di limone italiano, rosa canina dalla Bulgaria, fiori di ibisco dall’Egitto, tiglio da Polonia e Ungheria, mele da Bosnia e Germania, bacche di aronia da Polonia e menta piperita dall’Egitto.

Gli ingredienti provenienti da tutto il mondo del The du chalet
Gli ingredienti provenienti da tutto il mondo del The du chalet
 

Al secondo posto, la Rivella in offerta, con il 16,1% dei voti.
Sembrava un'offerta ma il prezzo al litro è lo stesso della confezione da 6 bottiglie

L'ultimo posto sul podio, con 12,8% dei voti, va a questa dicitura, presente su tantissime confezioni pollo: "Sistemi di stabilazione particolarmente rispettosi degli animali". Secondo la Protezione svizzera degli aniamli questi sistemi non sono poi così rispettosi e meritano al massimo una C (in una scala che va da A, il meglio, a D, il peggio).

 

Questo il resto della classifica:

4° Sapone per lavatrice Vanish (10.5% dei voti)
La confezione sovradimensionata lascia intendere una quantità doppia di prodotto. In realtà è mezza vuota.

 

5° Maniglia per la doccia (8,8% dei voti)
Questa maniglia da attaccare nella doccia.. non si può bagnare. E lo si scopre solo quando si apre la confezione.

5° Biscotti Butterfly alle mandorle di Kambli (8,8% dei voti)
La foto sulla confezione suggerisce 6-7 scaglie di mandorla a biscotto. In realtà 2/3 dei biscotti contengono fra zero e tre scaglie.

 

6° Panna montata (6,7° dei voti)
La panna montata svizzera.. è prodotta in Belgio e in Italia. Non proprio a chilometro zero come potrebbe sembrare.

Bevande in polacco (5,6% dei voti)
Prodotti imporati da grandi magazzini direttamente da altri paesi per pagarli meno. È tutto legale ma le etichette sono incomprensibili.

8° Tostapane di Solis (4,3%dei voti)
Sembrava un prodotto svizzero, in realtà è fabbricato Cina.

 

9° Rombo selvatico di Aligro (2,8% dei voti)
Il rombo venduto come selvatico è in realtà di allevamento.

 

10° Stampo svizzero da forno (1,6% dei voti)
La marca è bernese ma lo stampo arriva dal Belgio, ben 887 chilometri di viaggio.

 

Conosci altre etichette che potrebbero ambire al podio? Scrivici, potrebbero entrare in gara per l'etichetta più ingannevole del 2021!

 

 

 

 

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