Vorrei raccontarvi una vicenda vissuta in prima persona che ritengo potrebbe essere di vostro interesse in quanto esprime pienamente quanto, a volte, per le grandi aziende il cliente sia soltanto un numero e nulla più
Lo scorso 4 aprile ho deciso di passare dal mio vecchio operatore di telefonia mobile, internet e TV (Sunrise) ad un nuovo operatore in quanto nell’anno in corso avrei raggiunto i 30 anni di età e quindi perso i vantaggi degli abbonamenti forniti da Sunrise.
Dopo alcune ricerche ho optato per M-Budget in quanto la più confacente alle mie esigenze. Ho fatto quindi richiesta per un abbonamento mobile MAXI One da 29 CHF al mese ed un abbonamento Combi 3 da 79.80 CHF al mese per internet e TV. Ho ricevuto subito la conferma via email per entrambi gli abbonamenti.
Dopo aver dato la disdetta a Sunrise ho ricevuto una email on cui mi veniva comunicato che, per via di un test di solvibilità negativo, non potevano attivarmi l’abbonamento mobile MAXI One. Dopo aver contattato la ditta CRIF incaricata delle verifiche di solvibilità e dopo aver inoltrato tutti i documenti necessari per ottenere informazioni in merito al resultato negativo del loro test, mi comunicano che essendoci una fattura scoperta di 43 CHF a favore di FedEx (saldata un mese prima e rimasta impagata poiché per diverso sono rimasto all'estero) ero stato incluso nel livello “giallo” di insolvenza. Da qui il rifiuto di M-Budget di attivarmi l’abbonamento mobile MAXI One.
Dopo diverse comunicazioni telefoniche con M-Budget e diversi tentativi di trovare una soluzione, tra cui svariati tentativi di riordinare il prodotto online, non sono riuscito a ottenere il contratto o una soluzione per procedere con entrambi i contratti richiesti. Per quanto riguarda l’abbonamento Combi 3 internet e TV non ci sono stati problemi senonché la connessione mi è stata attivata due settimane prima rispetto a quanto da me richiesto, per cui ho dovuto impiegare altro tempo per contattare numerose volte il servizio clienti e posticipare la data di attivazione.
Passate due settimane ero ancora senza soluzione al problema del mio abbonamento mobile e nessuno, durante i numerosi contatti, è riuscito a trovare una soluzione o per lo meno a venirmi incontro.
Desiderando di avere un unico gestore per mobile, internet e TV e avendo perso numerose ore del mio tempo senza vedere risultati o buona volontà da parte di M-Budget, ho scritto una raccomandata a M-Budget per disdire entrambi gli abbonamenti. Il motivo che mi ha portato a questa decisione è il fatto, per me incomprensibile, che M-Budget permette di stipulare un contratto di 79.80 CHF al mese ma non uno da 29 CHF adducendo motivi di insolvibilità. Mi chiedo poi come si possa valutare una persona insolvibile per uno scoperto (già saldato) di CHF 43. E soprattutto com’è possibile che M-Budget possa avere dati sulla mia persona quando io stesso non riesco ad averli senza presentare alla ditta CRIF numerosi documenti.
Tutto questo mi ha lasciato un’impressione molto negativa dell’azienda, soprattutto per la poca disponibilità del personale ad aiutarmi a trovare una soluzione al mio problema e per un’utilizzazione molto discutibile del test di solvibilità.
Nella raccomandata di disdetta avevo espresso la mia frustrazione, descritto i motivi della disdetta e richiesto, oltre all’annullamento del contratto, anche la cancellazione di tutte le spese a mio carico. Purtroppo ad oggi (29 agosto) non ho ricevuto risposta.
A seguito di alcune richieste per il saldo di una fattura di CHF 49 per attivazione, di cui avevo chiesto l’annullamento, ho nuovamente contattato il servizio clienti che mi ha consigliato di ignorare i messaggi in quanto messaggi automatici di sistema e mi ha assicurato che non avrei dovuto pagare nessuna tassa siccome queste mi sono state bonificate. Il 19 giugno, la sorpresa: ricevo un email da parte di MBudget in cui mi si comunica che la tassa di attivazione di CHF 49 mi è stata bonificata ma che vi è uno scoperto di CHF 746. Alla mia richiesta di spiegazioni mi è stato risposto che avendo disdetto l’abbonamento dopo 15 giorni la penale da pagare era di 11 mesi e 15 giorni per un totale, appunto di CHF 746.
Io comprendo che le condizioni generali prevedano tale penale, ciò che non comprendo è il motivo per il quale non ho mai ricevuto risposta alla mia raccomandata e anzi sono stato rassicurato sull’annullamento di tutte le spese. Trovo che da un azienda grande come Migros, che ha fatto un utile di 663 milioni di franchi nel solo 2016, ci si potrebbe aspettare un servizio più attento e preciso, soprattutto in considerazione del fatto che, dopo aver investito il mio tempo per cercare di risolvere una situazione problematica creata dalla ditta stessa, non ho avuto nessun riscontro o aiuto ma anzi mi trovo a dover pagare CHF 746 per un servizio che non ho mai utilizzato.
Ci terrei inoltre a precisare che negli anni ho cambiato parecchi gestori di rete e avuto problemi di diverso genere, sempre risolti con la comunicazione e la buona volontà da entrambe le parti.
Loris Manni
PRESA DI POSIZIONE DI CRIF AG
"Il 12 aprile 2017 abbiamo effettuato al Signor Manni una Visura dei propri dati, fornendogli le informazioni complete e trasparenti in conformità alla legge sulla protezione dei dati.
Le informazioni registrate nel nostro database possono essere consultate solo da persone autorizzate all'accesso, ovvero dagli stessi interessati e dai clienti che possono fornire la prova di un interesse legittimo. Pertanto, affinché l'interessato possa avere accesso, dobbiamo prima averne prova l'identità mediante una copia leggibile della sua carta d'identità.
Una Visura dei propri dati contiene anche molte più informazioni di quante ne trasferiamo alla parte contrattuale richiedente (cliente)."
PRESA DI POSIZIONE DI M-BUDGET
"Nel frattempo siamo riusciti, o meglio il nostro partner Swisscom è riuscito a raggiungere il cliente e a trovare una soluzione per lui soddisfacente. Siamo andati incontro al cliente per quanto riguarda il credito pendente. Il cliente si è rallegrato della nostra chiamata e della soluzione offerta.
In relazione al tema della verifica di solvibilità, pure sollevato nell’e-mail del signor Manni, valgono le seguenti disposizioni. Per la stipulazione di un contratto per un abbonamento di telefonia mobile, una verifica della solvibilità è la norma. Oltre a un controllo interno a Swisscom viene effettuata un’ulteriore verifica esterna della solvibilità tramite la ditta CRIF. Per la verifica, Swisscom ha accesso alla banca dati di CRIF, che comunica al richiedente (Swisscom) unicamente se accettare la stipulazione del contratto con il cliente in questione o se rinunciarvi. Per motivi di protezione dei dati non sono nominati i motivi. Diversamente dai contratti per Internet e tv, nel caso di contratti di telefonia mobile un’ulteriore verifica esterna della solvibilità è utile poiché l’uso del telefono cellulare può causare fatture elevate dovute all’acquisto di vari servizi e alle tariffe di roaming."