MI MANGIO UN KEBAB
di Igor Staeheli, Simona Bellobuono
Tutto quello che non avete mai osato chiedere sullo street food più gettonato dai giovani ticinesi.
Gustosi, speziati, etnici, economici, veloci ed informali. Tra i take away, i kebab figurano certamente tra i più gettonati, soprattutto fra i giovani. Complici anche i prezzi estremamente vantaggiosi con un menu completo disponibile già a partire da 10 franchi. Ma quanto sono buoni e affidabili dal punto di vista igienico? Patti chiari ha voluto vederci chiaro: in incognito, senza annunciarsi e con l'aiuto di due esperti ha valutato bontà e freschezza del cibo servito ed esaminato l'igiene di alcuni dei punti vendita più conosciuti in Ticino. E le sorprese non sono certo mancate: catena del freddo non rispettata, temperature inadeguate, prodotti stantii e altro ancora. Fattori importanti per avere un prodotto impeccabile dal punto di vista microbiologico e che non presenti dei rischi per la salute dei consumatori. Anche perché le intossicazioni alimentari causate da questi cibi non sono poi rare: l'ultima volta è successo in febbraio quando nel canton Argovia una sessantina di persone sono finite all'ospedale a causa di una salsa avariata preparata e servita in un kebab della zona. Anche per questo motivo, Patti chiari ha deciso di far esaminare da un laboratorio specializzato i prodotti degustati. I risultati? Non sempre brillanti! Nel settore insomma i margini di miglioramento sono ancora molti e se a confermarlo sono pure i vertici del maggiore fornitore di carne di kebab in Svizzera -la Royal Döner a Winterthur che ci ha aperto le sue porte- c'è da crederci...
GIOCHI PROIBITI
di Michele Rauch, Marco Dorici
Nei guai per una pistola ad acqua: il "prezzo" nascosto di un click.
Il carnevale è alle porte. Una diciannovenne ticinese decide di travestirsi da poliziotta. Su shein.com, una nota piattaforma cinese di e-commerce, compra per quattro soldi alcuni accessori: cappellino, distintivo, manette e, come arma d'ordinanza, una pistola...ad acqua. È di plastica rosa e costa meno di 3 franchi. Un giocattolo innocuo, insomma. Eppure, quell'acquisto online alla fine avrà un "costo" molto superiore. Al suo arrivo alla dogana svizzera, vengono infatti coinvolte guardie di confine, polizia e - udite, udite - addirittura il Ministero pubblico. Ma com'è possibile? Perché un oggetto innocuo come una pistola ad acqua suscita tutto questo allarme? E perché le autorità si dimostrano inflessibili con i consumatori e arrendevoli con i venditori?
Una storia per certi versi surreale. Quando la diciannovenne la racconta, amici e amiche stentano a crederle. E invece è tutto vero! Sono centinaia e centinaia le consumatrici e i consumatori che ogni anno in Svizzera finiscono nei pasticci per aver importato giocattoli fuorilegge.
SALTA LA FILA, MA A CHE PREZZO?
acquisto NDR
La società "GetYourGuide" vende l'accesso qualsiasi attrazione turistica, ma prezzi e offerta fanno discutere.
Anche in caso di tutto esaurito, GetYourGuide ha sempre qualche biglietto disponibile. Musei, monumenti, palazzi storici, mostre: per qualsiasi attrazione la startup nata in Svizzera sembra in grado di trovare un accesso lastminute per chiunque. Così molti turisti, davanti ai botteghini chiusi, non hanno alternativa se non far capo a questo costoso servizio. Sì, perché il prezzo dei biglietti messi in vendita da GetYourGuide può anche quadruplicare rispetto a quello originale. Come si giustifica? Questione di domanda e offerta, naturalmente, ma soprattutto perché la società turistica è obbligata per legge ad offrire un servizio aggiuntivo assieme al biglietto d'entrata: una visita guidata, per esempio, oppure la possibilità di saltare la fila. Peccato che questi servizi, spesso, si rilevano un puro alibi. E allora che cos'è GetYourGuide? Un valore aggiunto per i turisti o un modo per far soldi sulle loro spalle?
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