Forse vi ricorderete, lo scorso anno Patti chiari si era occupato dei test del DNA che - secondo quanto afferma chi li commercializza - dovrebbero permettervi di scoprire quali sono i rischi ai quali siete più esposti, analizzando la vostra predisposizione genetica a 150 malattie.
Inutile dire che, come tra il dire e il fare, c’è un mare tra la realtà e le promesse delle ditte che commercializzano questi test. Tanto che pochi giorni prima della puntata di Patti chiari la Food and Drug Administration, l’autorità statunitense competente, era intervenuta vietando di utilizzare questi test per pronosticare presunte predisposizioni a malattie.
Da allora queste compagnie si sono riciclate nella genealogia: grazie ai loro test - dicono - potrete scoprire chi sono i vostri antenati.
Ma, ancora una volta, tra il dire e il fare…
Recentemente Sense about Science, una fondazione che si propone di verificare l’attendibilità delle affermazioni che si ammantano di parvenze scientifiche, ha pubblicato una guida sull’argomento. E demolisce le tesi delle ditte che vendono i test. Basti dire che Mark Thomas, professore di Evolutionary Genetics (Genetica evolutiva) allo University College di Londra la definisce “astrologia genetica”, sottolineando che l’idea stessa di poter leggere la nostra genealogia dai nostri geni è assurda: il cromosoma Y e il DNA mitocondriale contengono infatti scarse informazioni sugli antenati di una persona.
Tracey Brown, la direttrice di Sense about Science, sottolinea che siamo portati a credere che il DNA possa fornire informazioni personali dettagliate perché viene utilizzato nelle indagini della polizia scientifica e nel lavoro diagnostico: e su questo gioca il business dei test genealogici del DNA.
Se volete saperne di più, qui trovate una presentazione della guida con link alla guida stessa (entrambe in lingua inglese): http://www.senseaboutscience.org/data/files/resources/119/Sense-About-Genetic-Ancestry-Testing.pdf