Vorrei segnalare una disavventura che mi è capitata e che potrebbe forse capitare ad altre persone che, come me, non prestino sufficentemente attenzione ad alcuni dettagli. Ecco la storia:
In ottobre 2013 avevo previsto una vacanza per dicembre2014/gennaio 2015 a Santo Domingo, accompagnato da mia moglie, mio figlio e sua moglie. Ho pensato di acquistare su internet i biglietti d’aereo cercando l’offerta migliore e l’ho trovata presso un operatore tedesco . Durante l’acquisto online dei 4 biglietti mi è stata proposta un’assicurazione viaggio presso “BD24 Berlin Direkt Versicherung AG” di Berlino. Volendo coprirni contro possibili inconvenienti legati al viaggio ho accettato di assicurare le 4 persone. Il tutto è stato pagato tramite carta di credito. In data 15.10.2013 ho ricevuto la conferma dall’assicurazione via mail in tedesco (lingua che che conosco solo superficialmente) e, pensando di aver sottoscritto un’assicurazione valida per questo viaggio non ho prestato sufficientemente attenzione a quanto indicato. Le vacanze si sono svolte senza intoppi degni di nota e ne abbiamo approfittato pienamente.
Alla fine del mese di ottobre 2014 mi sono visto addebitare sulla mia carta di credito, con mia grande sorpresa, la somma do EUR 431.52 dalla “BD24 Berlin Direkt Versicherung AG”. Dopo aver chiesto lumi alla suddetta assicurazione (barcamenandomi con il mio tedesco), mi è stato risposto che l’addebito riguardava il rinnovo della mia assicurazione viaggi per un anno ulteriore. Rileggendo la conferma del 15.10.2013 mi sono accorto che un paragrafo indicava che l’assicurazione era automaticamente rinnovabile per un anno con il pagamento del premio indicato sopra, l'assicurazione avrebbe dovuto essere disdetta con un mese di preavviso per rapporto alla data di scadenza (15.10.2014).
In pratica, pensando di aver sottoscritto un’assicurazione per il mio viaggio a Santo Domingo (il che è pratica corrente), mi sono fatto rifilare un’assicurazione viaggi annuale rinnovabile automaticamente e che non mi serve a nulla, complice la mia buona fede e un la cattiva conoscenza della lingua tedesca.
Ha seguito una serie di mail fra me e l’assicurazione che non ha portato a nulla dato che l’assicurazione non è disposta a rimborsare il premio versato.
La mia impressione è che questa pratica sia utilizzata a disegno in modo che il cliente, complice la sua buona fede, non si accorga del suo errore e si ritrovi con un prodotto non desiderato e pagato caramente.
Antonio Lisi