Museo Vincenzo Vela, Ligornetto
Millevoci

Vicenzo Vela, chi era costui? A 200 anni dalla nascita dello scultore di Ligornetto

Con Nicola Colotti

  • TiPress
  • 14.5.2020
  • 53 min
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  • Società

“L’uomo, il cittadino, l’artista”, così viene sinteticamente riassunto il percorso di celebrazioni, in collaborazione con la RSI, per i duecento anni dalla nascita di Vincenzo Vela (Ligornetto 3.5.1820 – Ligornetto 3.10.1891). Un anniversario che ha il suo epicentro proprio nella splendida villa che fu lascito dell’artista e che oggi ospita il Museo a lui dedicato. Celebrazioni che avrebbero dovuto compiersi con tempistiche diverse, proprio in concomitanza con l’anniversario della nascita dell’artista, e che invece hanno subito uno slittamento di alcuni mesi a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia.

Con l’allentamento delle misure di contenimento il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto ha intanto riaperto le porte martedì 12 maggio, così come già il giorno prima hanno potuto fare altri musei seguendo le misure di prevenzione sanitaria ancora in vigore. In vista della Giornata internazionale dei musei di domenica 17 maggio, dedicata quest’anno al tema “Il museo per tutti: diversità e inclusione”, ritrovare la via di Ligornetto potrebbe essere l’occasione – riprendendo temi di alcuni dei contributi che la RSI ha messo a disposizione online sui propri canali multimediali – per ritrovare “Vincenzo Vela, lo scultore della libertà” (titolo del documentario biografico di L.G. Ceccarelli) oppure per rivivere “L’Arte e il mito” come nel titolo di un documentario di M. Storni). Tanto, tantissimo materiale audiovisivo in questo bicentenario a cui attingere per riscoprire V. Vela come figura di rilievo della cultura ticinese, svizzera ed europea e per rivisitare (realmente, a Ligornetto e virtualmente in altri musei del mondo) l'opera di uno scultore che ha innovato l’arte del suo tempo, che è rimasto fortemente legato alla sua terra d’origine e che si è impegnato per lasciare un segno del suo impegno civile anche e soprattutto per i poveri e gli oppressi. È storia, certo, è arte prima di tutto, ma è anche riscoperta di un passato culturale transnazionale che ci appartiene. Per questo i duecento anni dalla nascita dello scultore di Ligornetto vengo ricordati anche in Italia.

Ospiti:
Gianna Mina
, Direttrice del Museo Vela di Ligornetto
Giorgio Zanchetti, professore di Storia dell'arte contemporanea all’Università degli studi di Milano

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