In un parco giochi di Lugano un bambino sta facendo i capricci. Avrà 3 anni.
Vuole sottrarre una Barbie a una bambina e la mamma interviene prontamente a redarguirlo. Ma quel che sento non è quello che mi aspetto. La mamma gli dice di lasciare la Barbie perché "non è un gioco da maschietti". L'insistenza del figlio genera un’escalation che, tra i pianti dell’infante, si conclude ahimè con una minaccia: "Se non la smetti ti compro un casco rosa!".