Ci sono voci che mal si prestano a determinati repertori, e alcune che invece sembrerebbero fatte apposta: Rachel Harnisch, Marina Viotti e Yannick Debus si direbbe che abbiano imparato a cantare solo per potersi dedicare ai Lieder di Johannes Brahms, e in questa puntata di “Arabesque” ne avremo un’evidente conferma. Ma certamente non secondari sono gli strumenti utilizzati: un moderno pianoforte da concerto fa letteralmente a pugni con le infinite sfumature della musica vocale di Brahms. Questa è una delle ragioni per cui Jan Schultsz ha scelto di suonare su uno Streicher del 1871; un’altra ragione sta nel fatto che lo stesso Johannes possedeva proprio uno strumento identico; e un’ultima buona ragione: Jan Schultsz è il fortunato proprietario dello strumento che ascolteremo in questa puntata di “Arabesque”, che si apre con uno dei primi Lieder composti da Johannes Brahms, "Heimkehr".