Il 25 aprile del 1951 veniva dato alle stampe, a Bologna, il primo numero dell’importante rivista di riflessione politica e democratica che da allora non ha mai sospeso le pubblicazioni. La rivista, che deve il suo nome al romanzo "Il mulino del Po" di Bacchelli dove ingranaggi e lavoro, mani e farine sono una metafora di pluralismo, costituzione e democrazia, si rinnova completamente nel 2021 pur mantenendo fede al patto sancito molti anni fa con i lettori. Parliamo di questi primi 70 anni, di come la rivista abbia visto cambiare il mondo attorno a sé, spesso sapendo cogliere i grandi cambiamenti mentre venivano alla luce. Lo facciamo con il direttore, Mario Ricciardi.
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