Quante volte abbiamo parlato, anche nei nostri spazi radiofonici, di rivoluzione digitale?

La formula “Rivoluzione Digitale” è diventata col tempo una specie di grande contenitore, dai contorni vaghi e per questo utile a riassumere un fenomeno vastissimo ed estremamente complesso. Eppure, come sempre accade, per comprendere un fenomeno bisogna anzitutto osservarlo senza farsi sedurre dalle semplificazioni. Mettendoci tempo, impegno e risorse intellettive. È quello che prova a fare Gabriele Balbi, docente in media studies all’USI, direttore del Bachelor in Comunicazione, e dell'Osservatorio sui media e le comunicazioni in Cina, vice direttore dell'Istituto di media e giornalismo.

Da poco nelle librerie, per Laterza, con "L’ultima ideologia. Breve storia della rivoluzione digitale"