Nel 1972, 50 anni fa, viene pubblicato sulla rivista del CAI, il Club Alpino Italiano, un lungo articolo di Gian Piero Motti dal titolo “I Falliti”. Gian Piero Motti è un brillante alpinista che sa di lettere e filosofia, conosce la storia e scrive da intellettuale, non da scalatore. In questo articolo che è anche un racconto autobiografico, Motti denuncia l’immobilismo del mondo alpinistico, la sua chiusura al vento riformatore e umanista del ’68, la sua autoreferenzialità che porta molti grandi alpinisti a considerarsi esseri umani superiori agli altri. Da queste riflessioni emerge una nuova idea di alpinismo, che prende corpo nei “ragazzi del Nuovo Mattino”: un gruppo di giovani amanti della montagna che scardina le regole e le tradizioni di questo mondo. A 50 anni dalla nascita di questo singolare fenomeno, che avrà importanti conseguenze sull’alpinismo dei decenni successivi, torniamo sul Nuovo Mattino con lo scrittore, giornalista e alpinista Enrico Camanni.
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