La “musica passiva” è quella musica che ascoltiamo anche se non ne abbiamo voglia e anche se non l’abbiamo scelta. È nei supermercati, negli ascensori, dal dentista, al ristornate, dal parrucchiere: ovunque, spesso a volumi esagerati. Il giornalista Roberto Cotroneo si è occupato di questo tema in un recente e divertente articolo apparso il 2 gennaio sul Corriere del Ticino: ne prendiamo spunto per approfondire ulteriormente il discorso.
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