Domenica in scena

La fine della guida, gli ultimi giorni di Mu’ammar Gheddafi

Originale radiofonico di Guido Piccoli

Gheddafi (Keystone)

Da domenica 17 ottobre a domenica 7 novembre 2021 ore 17:35

Con Marco Balbi (Mu’ammar Gheddafi), Anna Galante (Amina), Igor Horvat (Mutassim), Antonio Ballerio (Abu Bakr), Mario Cei (Assan), Marco Cortesi (Mustafa) e con Massimiliano Zampetti, Matteo Carassini, Simon Waldvogel
Presa del suono, editing e sonorizzazione: Thomas Chiesa
Regia: Guido Piccoli
Produzione: Francesca Giorzi
(NUOVA PRODUZIONE RSI 2019)

Riascolta qui le puntate

  • La fine della guida (1./4)

    Domenica in scena 17.10.2021, 19:35

  • La fine della guida (2./4)

    Domenica in scena 24.10.2021, 19:35

  • La fine della guida (3./4)

    Domenica in scena 31.10.2021, 18:35

  • La fine della guida (4./4)

    Domenica in scena 07.11.2021, 18:35

Il 20 ottobre saranno dieci anni dalla fine di uno degli uomini più famosi e influenti della nostra epoca. Implacabile e tanto presuntuoso da farsi chiamare “la Guida". Su di lui hanno scritto in tanti e tanto. E di tutto. Tranne però degli ultimi due mesi di vita lasciati nel mistero. Un mistero totale, niente affatto casuale, ma imposto dai suoi nemici: le maggiori potenze, occidentali e non solo. “La fine della Guida - gli ultimi giorni di Mu'ammar Gheddafi” cerca di violare questo silenzio. E lo fa proponendo qualcosa di più e di diverso di una semplice docu-fiction. Ai dati certi – i personaggi reali, i fatti documentati, i suoni originali - associa la narrazione di eventi possibili, logici o almeno credibili, ma inevitabilmente e forzatamente immaginari. Tutti inerenti agli ultimi due mesi di vita della Guida. Lo fa cioè raccontando cosa potrebbe essere accaduto dalla notte in cui, per evitare di essere accerchiato nella fortezza bunker di Bab al-Aziziya, Gheddafi decise di lasciare Tripoli per rifugiarsi alla fine nella sua Sirte, dove era nato 69 anni prima e dove troverà la morte, nella maniera più atroce, ignobile e ancora oscura. Con lui, gli ultimi fedelissimi, tra i quali il figlio Mutassim e un’amazzone che gli fa da guardia del corpo, costretta a somministrare quel narcotico di cui pare Gheddafi facesse ampio uso. E i cui effetti, nello sceneggiato, serviranno per fargli ricordare i momenti più importanti della sua vita.

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