GERONIMO Filosofia
Martedì 03 novembre 2015 alle 11:35
Replica sabato 07 novembre alle 09:00
Il pensiero della filosofa americana Judith Butler è sempre stato attraversato dalla messa in questione del concetto di “naturale”, se esso sia qualcosa di predeterminato e indecostruibile oppure un prodotto culturale e sociale. Quindi, sebbene i suoi lavori siano tutti concentrati sull’umano, può essere interessante utilizzare i suoi strumenti di riflessione per chiedersi chi includa e chi escluda questa categoria, e quali possano essere le conseguenze di una dicotomia gerarchizzante umano/animale. Ad esempio, alcuni temi cruciali nel lavoro di Butler sono quelli relativi al lutto (quale vita è degna di lutto?), alla vulnerabilità, alle vite precarie. I nostri ospiti Massimo Filippi, neurologo e docente all’Università Vita e Salute di Milano, e Marco Reggio, studioso di antispecismo e redattore della rivista Liberazioni, hanno curato, per Mimesis Edizioni, una raccolta di saggi che prende in esame appunto tali questioni: Corpi che non contano. Judith Butler e gli animali. Ne parleremo in questa puntata.