Il giardino di Albert

Il cervello, che musica!

Nati per la musica, a cura di Fabio Meliciani e Clara Caverzasio

  • 6 febbraio 2016, 19:00
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Il giardino di Albert
Sabato 06 febbraio 2016 alle 18:00

Replica domenica 07 febbraio 2016 alle 10:35

Cosa sarebbe la nostra vita senza musica? Dai primi suoni bassi e attutiti che ascoltiamo nella pancia della mamma alla musica cantata e suonata, quella che ci fa compagnia, che ci mette allegria, che lenisce i mali… E non è un modo di dire: perché addirittura rallenta gli effetti di malattie devastanti come l’Alzheimer. L’essere umano non potrebbe vivere senza: siamo nati per la musica, e il funzionamento delle aree cerebrali che ci permettono di godere della musica sono affini a quelle di altre nostre specificità, come il linguaggio. Ecco perché c’è chi propone di avvicinare i bambini alla musica fin da neonati, immergendoli nella musica come tutti noi siamo immersi fin dalla nascita nella lingua: è la Music Learning Theory, un approccio all’educazione musicale che parte dallo studio del nostro cervello, dall’osservazione di come apprendono i bambini, e dalla constatazione di Schumann che l’uomo ha un senso interno della musica. Un approccio che dagli Stati Uniti è arrivato fin qui nella Svizzera italiana.
Nel Giardino di oggi cercheremo di districare il filo che annoda musica, linguaggio e pensiero attraverso una “sonata in tre tempi” con due solisti d’eccezione: un musicista curioso di neuroscienze, Andrea Apostoli, fondatore dell’Associazione italiana Gordon per l'apprendimento musicale, e un neurofisiologo appassionato di musica, Giuliano Avanzini.

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