Il giardino di Albert

Perovskite e fotosintesi artificiale

Il nuovo Big Bang dell’energia solare, di Clara Caverzasio

  • 15 marzo 2018, 11:35
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IL GIARDINO DI ALBERT
Giovedì 15 marzo 2018 alle 11:35
Replica alle 23:33
Replica sabato 17 marzo 2018 alle 18:00

La fotosintesi artificiale viene considerata una delle tecnologie più promettenti per produrre energia pulita, e molti centri di ricerca nel mondo ci stanno lavorando; tra questi, e da tempo, il Politecnico di Losanna, e in particolare il Laboratory of Photonics and Interfaces diretto dal chimico Michael Grätzel, pioniere dell’energia solare di nuova generazione e ora in odore di Nobel. Grätzel è infatti l’inventore dei pannelli a pigmenti fotosensibili, celle solari sensibilizzate da un colorante organico, chiamate appunto celle di Grätzel, con cui si è già realizzata la immensa facciata del Swiss Tech convention center, l’edifico che ospita il centro congressi dell'EPFL: 1400 cellule solari multicolore raggruppate su 300m2, che producono 2000 kilowattore l’anno, elettricità sufficiente per illuminare tutto il centro. Grätzel e il suo team hanno però continuato a perfezionare le celle solari e negli ultimi mesi hanno potuto annunciare altri importanti risultati ottenuti grazie a un nuovo promettente materiale: la ‘perovskite’, un cristallo minerale sensibile alla luce, che potrebbe rivoluzionare l’energia solare. Utilizzata in uno strato molto sottile nelle cellule di Grätzel, la perovskite rimpiazza il colorante organico e assicura un miglior trasporto di cariche elettriche: questo cristallo riesce infatti a captare 30 volte di più la luce e produce dunque più corrente. È dunque più efficiente ed economica, ma è ancora instabile a lungo termine, ed è per questo che al Politecnico di Losanna c’è chi sta lavorando per riuscire a proteggere questo materiale alla nanoscala. È quanto sta facendo l’équipe di Raffaella Buonsanti, responsabile del Laboratorio Nanocristalli colloidali, che assieme a Michael Grätzel sarà ospite del "Giardino di Albert" di giovedì 15 marzo, e ci spiegherà le tappe di questa importante ricerca, gli ostacoli ancora da superare ed altri suoi interessanti lavori sempre nel campo della fotosintesi artificiale, che mirano a trasformare acqua e anidride carbonica in carburante e prodotti chimici.

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