Il testo discute il concetto di “società liquida” di Zygmunt Bauman, coniato negli anni ‘90 per descrivere l’instabilità e la precarietà delle relazioni, istituzioni e identità contemporanee. L’oratore riflette su come, nonostante questa fluidità, la società attuale sia polarizzata, senza più spazio per il “medio”. Viene espressa la critica che la teoria di Bauman sia stata “vampirizzata” per giustificare la mancanza di stabilità, specialmente per i giovani nel mondo del lavoro, portando a forme di sfruttamento .
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