Bilancio positivo per il LAC, che chiude la stagione 2024-2025 con un aumento del pubblico e un autofinanziamento del 50%, grazie a mediazione culturale e riorganizzazione musicale. Andrea Amarante, direttore generale, sottolinea l’importanza di portare l’arte “lì dove serve”.
Spazio poi a “Madame Bovary”al Teatro Foce, una versione contemporanea che esplora la “bulimia di esperienze”.
Valeria Palumbo riflette sul “coltello” come arma che impone intimità, legandola a femminicidi e arte.
Infine, Emanuela Musto esplora l’evoluzione dell’Afrobeat, da genere politico a fenomeno pop globale.
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