Gli anni 2000 hanno visto nell’ambito del jazz contemporaneo la rapida crescita artistica di Mary Halvorson. Nata nel 1980, chitarrista originaria di Boston, la Halvorson si è messa in luce per una progettualità sempre viva, dove mescola la sua conoscenza del jazz e della musica contemporanea a influenze rock e folk. Il progetto Code Girl è uno degli ultimi in ordine di tempo nel lungo elenco di produzioni discografiche realizzate ad oggi. “Artlessly Falling” è il secondo album di questa formazione con la quale ha sviluppato una nuova vena compositiva, in questo caso avvicinando la poesia (tutti i brani hanno un testo) e la forma-canzone alle complesse strutture armoniche, melodiche e ritmiche della leader.
Del gruppo fanno parte Adam O'Farrill (tromba), Michael Formanek (contrabbasso), Tomas Fujiwara (batteria), Amirtha Kidambi (voce), Maria Grand (sax tenore e voce). Spicca in tre brani la presenza della inconfondibile voce di Robert Wyatt - leggendaria figura del jazz, del rock e del progressive britannico - al quale le melodie “circolari” della Halvorson sembrano adattarsi perfettamente.
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