Oggi, la storia
Lunedì 01 febbraio 2016 - 07:05

Oggi, la storia 01.02.16
Oggi, la storia 01.02.2016, 07:05
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Oggi voglio raccontarvi di un paesino delle Alpi bernesi, Kandersteg, e del fatto che da alcuni anni a fine gennaio in questo villaggio ha luogo un festival dedicato alla belle époque. La macchina del tempo viene fatta tornare indietro nel passato, a cavallo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Gli hotel adeguano il loro arredamento, i camerieri e le cameriere sono vestiti secondo la moda del tempo, i turisti e le turiste attraversano il paesino in carrozza. Si può addirittura affittare gli abiti adeguati per non sfigurare in questo viaggio nel passato.
Come storica mi sorge spontaneamente una domanda: cosa viene messo in scena in questo festival? Si mette in scena un periodo di grande sviluppo economico e industriale, ma anche una fase fondamentale dell’aggressività europea, il periodo coloniale. Questa è anche l’epoca del boom del turismo, si scopre il mare e si scoprono le montagne come luogo di riposo e di convalescenza: non dimentichiamoci che dagli anni ’70 del 1800 le Alpi svizzere diventano una meta agognata dai benestanti di tutta Europa, in particolare dagli inglesi.
Per Kandersteg fu di centrale importanza l’inaugurazione della galleria del Lötschberg nel 1913 che aprì il villaggio di vacanze a molti viaggiatori stranieri. Tra il 1850 e l’inizio del XIX secolo erano, infatti, una ventina gli hotel pronti ad offrire un letto ai numerosi turisti estivi e invernali.
Kandersteg, oggi, conosce come tanti altri villaggi delle Alpi un periodo di crisi e cerca di uscirne offrendo pacchetti vantaggiosi e settimane a tema come quella che è in corso di svolgimento fino a domenica.
La scelta di fare un viaggio all’indietro nel tempo è interessante: paradossalmente, proprio in una fase storica in cui l’Europa, e la Svizzera, si sentono minacciate dalla globalizzazione, dall’apertura delle frontiere, e dalla migrazione di profughi, luoghi turistici come Kandersteg celebrano esattamente il momento storico fondamentale, quello della belle époque, che con l’accelerazione dei traffici e della comunicazione li ha portati ad aprirsi al mondo.