Oggi, la storia

Quando Varsavia insorse

Rete Due, giovedì 2 ottobre, 07:05

  • 2 October 2014, 07:05
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Oggi, la storia 02.10.14

Oggi, la storia 02.10.2014, 16:59

Sette decenni fa, nell’Europa dominata dalla Germania nazista, Napoli fu la prima città a insorgere il 28 settembre 1943, costringendo i tedeschi a fuggire prima dell’arrivo degli Alleati. Quasi un anno dopo, il 1 agosto 1944, insorse Varsavia. La Polonia era stata invasa nel settembre 1939 da Hitler e Stalin, che si erano accordati per spartirsi i suoi territori. La resistenza polacca iniziò subito dopo, con la costituzione di un governo in esilio e l’organizzazione di un esercito nazionale clandestino. Fu il primo esempio di resistenza armata contro i tedeschi, anche se nei quattro anni successivi l’esercito polacco non fu in grado di infliggere gravi perdite al nemico. Dopo l’estate del 1941, quando la Germania attaccò la Russia, tutta la Polonia fu occupata dai nazisti, che consideravano i polacchi una razza inferiore e li trattarono come schiavi: intellettuali e professionisti furono uccisi in massa per decapitare la Polonia della sua classe dirigente. Nello stesso tempo, furono sterminati gli ebrei che vivevano in Polonia. All’inizio del 1943, nel ghetto di Varsavia rimanevano solo poche decine di migliaia di ebrei su una comunità che due anni prima ne contava 450.000. Gli ebrei di Varsavia furono i primi a insorgere nell’aprile del 1943, ma la rivolta disperata fu stroncata con l’eliminazione degli ultimi ebrei rimasti nel ghetto.

Un anno dopo, l’impero hitleriano in Europa orientale cominciò a disfarsi con l’avanzata delle armate sovietiche, che nel luglio del 1944 giunsero presso Varsavia. Sperando nell’aiuto russo, il comandante dell’esercito nazionale polacco diede l’ordine dell’insurrezione. Sebbene male armati, ventimila polacchi combatterono eroicamente per due mesi contro i nazisti. I quali considerarono l’insurrezione “una benedizione”, come disse Himmler a Hitler: “In cinque o sei settimane, domeremo la rivolta”, aggiunse il capo delle SS,”e poi Varsavia, la capitale, la testa, l’intelligenza…. di questa nazione che per sette secoli ci ha bloccato la strada verso Est… sarà distrutta. Per i nostri figli, e per tutti i nostri discendenti, la Polonia non sarà più un grande problema.” Ma negli stessi giorni l’impero hitleriano crollava in Francia, dove Parigi insorta accolse il 25 agosto 1944 il e generale De Gaulle e gli Alleati. Non accadde lo stesso all’insorta Varsavia: non ci fu un attacco sovietico a sostegno dell’insurrezione, e il 2 ottobre di settanta anni fa, gli insorti capitolarono. Decine di migliaia di polacchi furono sterminati dalla repressione nazista. Varsavia fu rasa al suolo. I russi giunsero a Varsavia nel gennaio 1945. Liberati dal nazismo, i polacchi furono assoggettati a una nuova occupazione, sotto l’insegna del comunismo sovietico. Sarebbe durata quasi mezzo secolo.
Emilio Gentile

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