Don Van Vliet, in arte Captain Beefheart, è stato un poliedrico e visionario musicista americano. Vissuto tra il 1941 e il 2010, quando morì in seguito alle complicazioni di una sclerosi multipla di cui era affetto da diversi anni. Eccentrico, stravagante e dispotico, ha scritto una pagina assai interessante della storia del rock, dove la musica si mescola al free-jazz, ai ritmi latini, alla musica d’avanguardia con un sapore blues che si evince dallo stile ruvido della sua vocalità. Spesso paragonato a Frank Zappa, gli fu dapprima amico e collaboratore poi rivale e quasi “nemico”; il suo era uno stile quasi “primitivo” che contrastava con la tecnica compositiva accurata e pragmatica del musicista di Baltimora. Il pianista e compositore Massimo Giuseppe Bianchi, attraverso un’accurata scelta di brani tratti dalla sua discografia, ce ne regala un ritratto offrendoci diversi elementi per la comprensione della sua arte.
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