Quilisma

Il più italiano dei Fiamminghi

di Giovanni Conti

  • 24.01.2016, 11:00
Frontespizio del canto de Il secondo libro de madrigali

Frontespizio del canto de "Il secondo libro de madrigali"

  • Biblioteca Vox Antiqua – Lugano/Padova

Quilisma
Cultura e suoni dal Medioevo e dal Rinascimento
Domenica 24 gennaio 2016 alle 10:00

L’anno appena concluso, il 2015, ha segnato il 500 dalla nascita di Cipriano De Rore, uno dei musicisti più straordinari del Rinascimento e, nel contempo, uno dei più dimenticati. Sepolto nella cattedrale di Parma, dove fu maestro di cappella, diresse anche il coro della Basilica di San Marco a Venezia, città che preferì lasciare per stabilirsi presso la città ducale dei Farnese, Parma appunto, dove mori nel 1565. Il capoluogo parmigiano lo ha dimenticato, al punto da non avergli dedicato neppure un concerto celebrativo e neppur aver messo in evidenza la sua tomba nello splendido duomo di Parma. A celebrare il musicista fiammingo più italiano nel gusto e nello stile ci hanno pensato la Cappella Mediterranea e il Coro da Camera di Namur, due realtà francesi di respiro internazionale che per l’etichetta Ricercar hanno pubblicato il disco ‘Ancor che col partire’ . Quilisma lo propone analizzando lo stile inconfondibile di un musicista che non può e non deve essere dimenticato.

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