Se oggi le immagini di Maurits Cornelis Escher sono così note che quasi certamente ne avete almeno una in casa, sulla copertina di un libro, appesa nella camera dei ragazzi, è anche merito di Martin Gardner che nel 1961, a corredo di un suo articolo, pubblicò sulla copertina di Scientific American la porzione centrale del lungo pannello Giorno e notte: due stormi di uccelli che volano in direzioni diverse incastrandosi perfettamente l'uno nell'altro. Ma il geniale incisore olandese nato in Frisia nel 1898 e morto nel 1972 ha ispirato numerosi altri scienziati, e oltre a filosofi come Douglas Hofstader, anche l’industria dello spettacolo, dal cinema alla musica pop, gli è debitrice di più di un’idea.
Di M.C Escher e di come abbia ispirato matematici, fisici, e scienziati in genere parliamo questa settimana a Voci dipinte con Federico Giudiceandrea, collezionista e curatore, con il matematico Piergiorgio Odifreddi e con il fisico Paolo Biscari che insieme ad alcuni colleghi ha scoperto proprietà deformanti della materia che consentono di prevedere frane, valanghe e terremoti grazie a intuizioni suggerite dalle incisioni di Escher.
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