Alla fine degli anni 80 in Riviera prende forma il progetto Phoedeeshtrash, un nome che fa pensare al rock dialettale o al trash ma che in verità nasconde l’idea geniale di un gruppo alternativo ispirato dal rock ma con un spirito punk.
È gente che bazzica mondi musicali underground di gruppi come MC5, Tubes o Velvet Underground; sonorità e idee fagocitate, digerite e buttate fuori con una verve e un’attitudine che trovano pochi eguali nella scena musicale ticinese di quel periodo.
Con 4 album pubblicati e una schiera di fan fedelissimi, i Phoedeeshtrash imperversano nel Sopraceneri e nel Sottoceneri, sull’onda di una genuina goliardia che esplode ad ogni concerto.
Il fondatore Giotto Fazzini e il chitarrista Max Frapolli raccontano questa storia di grande libertà creativa.