In Nepal, una settimana fa il parlamento in fiamme, i manifestanti in strada, le dimissioni del premier Oli. Oggi in Nepal è lutto nazionale, con i funerali di Stato per le vittime, mentre alla guida del paese c’è per la prima volta una donna: Sushila Karki, premier ad interim.
Il Nepal è solo l’ultimo tassello di una scia di proteste che negli ultimi mesi ha attraversato Bangladesh, Indonesia e Sri Lanka. I media parlano già di una possibile “Primavera asiatica”, con richiami alla Primavera araba del 2011 e persino alla Primavera dei popoli dell’800.
Giovani in piazza, disoccupazione, corruzione, crisi economiche e scandali come detonatori: tanti punti in comune, ma esiti diversi da paese a paese. Un’onda che scuote il Sud-Est asiatico… ma sarà davvero una nuova “primavera”?
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