Molestie, dire no, donna
Millevoci

Dal caso Weinstein a quelle molestie sessuali taciute per anni: uno sguardo a quei sofferti silenzi

Con Antonio Bolzani

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  • 31.10.2017
  • 55 min
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  • Società

Sulla scia dello scandalo che vede coinvolto il potente produttore cinematografico Harvey Weinstein e che sta provocando un’ondata di indignazione e denunce di aggressioni e violenze sessuali perpetrate sul lavoro da uomini di potere, nell’edizione odierna di Millevoci ci soffermiamo sugli abusi e sulle molestie sessuali.

Perché c’è voluto un caso di portata mondiale per far emergere tanti piccoli e grandi casi di donne che per anni hanno subito in sofferto e pesante silenzio, soprattutto nell’ambito professionale? Secondo un recente sondaggio, in Svizzera una donna su due è stata vittima di molestie sessuali e quasi la metà ha paura di muoversi da sole di notte: c’è da preoccuparsi seriamente? Il problema è sottovalutato? Cosa si dovrebbe fare? Spesso c’è ambiguità attorno all’espressione “molestia sessuale”: come si può far chiarezza verso un’opinione pubblica che frequentemente banalizza certi modi di fare? Perché, spesso, si fanno le pulci alla molestata, definendola come una seduttrice che si mette in mostra e che induce in tentazioni e si tende, invece, a minimizzare o a giustificare il comportamento ricattatorio e umiliante del molestatore? Quando e quanto gli usi e i costumi differenti di ogni nazione possono condizionare l’atteggiamento maschile e quello femminile? Ne discutiamo con vari ospiti.

Ospiti:
Katya Bonatti, sessuologa
Dacia Maraini, scrittrice
Lisa Boscolo, studentessa universitaria e femminista
Stella N’Djoku, giornalista RSI
Alex Longo, divulgatore informatico e di nuove tecnologie

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