Familiari curanti
Millevoci

I familiari curanti: un volontariato gratuito o un lavoro che deve essere regolato e retribuito?

  • 04.09.2025
  • 52 min
  • Antonio Bolzani
  • Imago Images
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Il Ticino e i familiari curanti, fra volontariato, integrazione nella rete socio-sanitaria e sostegno dell’ente pubblico: nella puntata odierna diamo uno sguardo ai numeri, all’età, ai compiti svolti da chi “cura” e ai futuri scenari, considerando anche l’invecchiamento della popolazione e il bisogno crescente di persone che si occupino di altre. In Svizzera una persona su quattro è familiare curante: ma, in concreto, chi è e cosa fa il familiare curante? E di chi si occupa? E per quanto tempo? Il suo lavoro da chi è riconosciuto? Il familiare curante lavora a titolo gratuito o beneficia, tramite la persona in cura, di sussidi e contributi pubblici? Come e sulla base di cosa deve essere retribuito e remunerato? In Svizzera quali agevolazioni e quali riconoscimenti offrono oggi le leggi ai familiari curanti? A chi ci si può rivolgere se la conciliabilità lavoro-casa-famiglia e persona da curare diventa problematica e causa anche delle perdite di salario? I familiari curanti possono beneficiare di una formazione? E quando il familiare curante non c’è, chi provvede alla persona bisognosa di aiuti? Come funzionano le associazioni o le organizzazioni private di cure a domicilio, attive sul territorio, che assumono con un contratto dei familiari come dipendenti? Sono molte le domande in un ambito che ha un notevole valore proprio perché i familiari curanti sono un pilastro importante nel sistema socio-sanitario e con il loro lavoro sgravano anche le istituzioni. Ne parliamo oggi sulla scia della recente proposta del Governo del Canton Grigioni che fissa in un messaggio al Legislativo un contributo mensile fisso, fra i 300 e i 600 franchi, da destinare ai famigliari curanti: chi presta assistenza e cure a un parente va finanziariamente sostenuto. Il Consiglio di Stato grigionese ritiene quindi che tale impegno vada indennizzato: questa nuova legge potrebbe entrare in vigore nel 2027. Circa le condizioni, il tempo dedicato deve ammontare in media a 8 ore alla settimana e l’assistenza deve essere fornita gratuitamente per un periodo superiore ai 2 mesi. Con assistenza si intendono le attività quotidiane nell’economia domestica, il sostegno nei movimenti, nell’assunzione di cibo, nell’igiene del corpo o nelle attività amministrative. Si stima che almeno 300 e al massimo 400 persone potrebbero far richiesta per questo aiuto finanziario. Il progetto verrà probabilmente discusso in Gran Consiglio nella sessione di ottobre.

Sono ospiti:
Stefan Furrer, direttore amministrativo e co-Fondatore dell’Associazione NamuCare di Lugano
Gabriele Balestra, direttore di ALVAD – Associazione Locarnese e Valmaggese di Assistenza e cura a Domicilio
Sara Duric, aggiunta al direttore presso la Divisione dell’azione sociale e delle famiglie del DSS (Dipartimento della sanità e della socialità).

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