Da piccoli lo scopriamo presto: le ferite possono far male. Per esempio quando cadiamo e ci sbucciamo le ginocchia o i gomiti. A ricordarci, seppur in modo leggero che abbiamo provato dolore, rimangono le cicatrici. Da adulti le cose cambiano, e quelle cicatrici che oggi ci fanno sorridere perché ci ricordano dei momenti spensierati, possono essere sostituite da ferite più profonde che la vita nel suo decorso ci presenta: una delusione, un errore, un fallimento…

Il Kitsugi è una filosofia giapponese che ripara le ceramiche infrante saldandole con metalli preziosi. Grazie a questo processo un oggetto rotto può trasformarsi in un pezzo unico e pregiato. Dalla filosofia giapponese alla vita di tutti i giorni come si può integrare questa attitudine quando ci sono ostacoli sul nostro cammino? È vero che non tutto il male non viene per nuocere? L’arte del racconto può aiutare ad un processo di ricostruzione di sé?

Ne parliamo con:
Selene Calloni Williams, psicologa, scrittrice autrice del libro “Kintsugi – ripare le ferite dell’anima e rendi prezioso ogni istante della tua vita”
Morena Pedruzzi, autrice del libro “Risollevarsi – la mia vita dopo un attentato terroristico”