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Alaska: l'ultima frontiera 2

Uno Stato per grandi viaggiatori

  • 21.02.2020
  • 09:05

Alaska: una Penisola a forma trapezoidale, che confina con Mare Glaciale Artico, Canada, Oceano Pacifico, Mare di Bering e con lo stretto omonimo; si tratta del 49° Stato dell’Unione e questo dal 1959, dopo essere stato acquistato nel 1867 dagli Stati Uniti d’America alla Russia. La regione - esplorata soltanto nel Sette-Ottocento- fu infatti controllata inizialmente dalla Compagnia russo-americana, pur interessando però anche alla Compagnia inglese della Baia di Hudson e ad alcuni commercianti statunitensi. Con gli Stati Uniti nel 1824 e con l’Inghilterra nel 1825, vennero così siglati due accordi che allungarono la sopravvivenza dell’enclave russa, sebbene poi nel 1867 l’Alaska fu ceduta completamente agli Stati Uniti, diventandone ufficialmente un suo Stato appunto quasi un secolo dopo. Possiamo definire questo le sue terre come l’ultima frontiera della Nazione a stelle e strisce, di cui costituisce l’estremità settentrionale. I suoi primati principali riguardano l’estensione, perché è lo Stato più grande degli States e anche la densità, visto che è lo Stato federato meno popolato della Nazione. Un territorio in cui risiede natura selvaggia e incontaminata, con zone che molto remote, spesso raggiungibili soltanto in aereo o idrovolante, come accade ad esempio proprio per la capitale Juneau. Un viaggio quindi adatto per grandi viaggiatori desiderosi di una nuova avventura ai confini del mondo, in un percorso che ci fa toccare due grandi zone alascane, quella del centro sud e quella del nord; da Anchorage a Seward, da Talkeetna al Parco Nazionale e Riserva del Denali, fino alla capitale del nord: Fairbanks. A guidarci Sara Quagliaroli, responsabile per l'Alaska presso il Tour operator Alidays Travel Experiences.