La tragica fine di Dave Schultz

di Marcello Ierace

La storia di David "Dave" Schultz e del fratello minore Mark, è una storia di fatica, di costanza ma anche di trionfi e di medaglie. È una storia di lotta, perché è proprio la lotta la specialità dei fratelli Schultz. Alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984 diventano la prima coppia di fratelli statunitensi a conquistare una medaglia d’oro olimpica. Tutto cambia però quando i fratelli Schultz incontrano John Eleuthère Du Pont.

Du Pont è un appassionato di sport, di lotta innanzitutto, è un filatelico, è un ornitologo, un filantropo. Ed è soprattutto un uomo ricchissimo. Il magnate diventa il principale sponsor della squadra americana di lotta, tanto che tutti i migliori lottatori del paese si trasferiscono nella sua tenuta a Newtown, creando una vera e propria comunità. Una famiglia per John Du Pont che, in tutta la sua vita, non ha quasi mai avuto rapporti stabili e soddisfacenti. Una situazione quasi idilliaca se non fosse per il comportamento decisamente eccentrico di Du Pont.

Stranezze che si trasformano in vera paranoia dopo il 1988, ovvero dopo che Mark Schultz decide di lasciare il team e soprattutto viene a mancare l'anziana madre di Du Pont. Du Pont inizia a prendere di mira diversi lottatori, ospiti della sua tenuta, fino a quando il 26 gennaio del 1996 spara a Dave Schultz e lo uccide, sotto gli occhi della moglie Nancy e del responsabile della sicurezza Patrick Goodale. Il magnate si rifugia nella villa e ci vogliono due giorni, dopo aver spento tutti i riscaldamenti dell’edificio, per stanarlo. Viene arrestato e condannato per omicidio di terzo grado viziato però dalla malattia mentale. Detenuto in un istituto di minima sicurezza, John Du Pont è morto il 9 dicembre del 2010, a 72 anni. Sarebbe stato scarcerato nel 2026.

Playlist
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