"Mi sembra di percorrere i passi di Dario"
Eric Koludrovic si racconta ricordando il fratello tragicamente scomparso nel 2012
Un'infanzia passata ad inseguire il fratello di nove anni più grande, che al campetto gli rendeva la vita "difficile". Lo stesso fratello che nel 2012 gli è stato strappato da un tragico incidente d'auto che ha commosso l'intero cantone e che ha spezzato i sogni di una giovane promessa del basket ticinese. Eric Koludrovic ha poi seguito effettivamente le orme di Dario, rispondendo al richiamo delle scuole statunitensi, nelle quali ha passato sei anni, e tornando a casa per vestire da questa stagione la maglia della Spinelli Massagno.
"Quando eravamo qui al campetto dopo la partitella che Dario faceva con i suoi amici, mi concedeva l'uno contro uno - ha spiegato Eric raccontando un aneddoto sul fratello - Mi faceva salire su fino al 10 a zero, per poi battermi 11-10. Io poi tornavo a casa piangendo dai nostri genitori".
"L'America è arrivata dopo un torneo giovanile che ho disputato con la Nazionale e nel quale sono stato premiato come miglior giovane - ha proseguito la guardia 23enne - Sono arrivate le prime proposte e sono partito. L'anno più bello è stato il terzo: tra mille dubbi e preoccupazioni legate al COVID, alla fine siamo riusciti a vincere l'anello. Davvero indimenticabile. Quando sono tornato ho invece trovato subito la SAM Massagno dove ho incontrato nuovamente miei vecchi compagni e i vecchi amici di Dario. Per alcuni versi è un po' strano, mi sento come se precorressi i passi nelle sue scarpe".