“L’attitudine di Saipi è cambiata, può tornare ad essere forte”

Una grande fetta della carriera lontano dal Ticino, tra Sion, Metz, San Gallo e Basilea. Poi, dopo cinque trionfi in Super League e due in Coppa Svizzera, Germano Vailati ha deciso di appendere i guanti al chiodo e di muovere, sempre a Basilea, i primi passi da allenatore dei giovani portieri. Sette anni più tardi è arrivata la chiamata del Lugano, che il 45enne ticinese ha subito accettato di buon grado: “È successo tutto in fretta. Sono circa un paio d’anni che mi è tornata la voglia di tornare a essere impegnato ad alti livelli e quando è arrivata la chiamata del Lugano sono stato davvero felice”.

Giunto in bianconero nella seconda metà di agosto, prima ancora dell’ingaggio di David von Ballmoos, Vailati ha apprezzato fin da subito l’opportunità di lavorare con Amir Saipi: “Per me è stato uno stimolo, perché di lui si è sempre detto che è un talento. Ha un potenziale che è grande, ma per un motivo o per l’altro non è riuscito a fare un ulteriore salto. La settimana successiva al cambio di gerarchie c’è stata un’evoluzione positiva in Saipi, l’attitudine si è trasformata. Poi sta a lui modificare le abitudini e trovare una certa disciplina sia in campo che fuori. Penso che comunque abbia preso coscienza della questione”.

Certamente non è stato facile digerire la perdita del posto da titolare, ma secondo Vailati Saipi sta reagendo nel migliore dei modi: “C’è un ambiente sereno, è una concorrenza sana. È importante che si sia reso conto che lontano dai riflettori ha il tempo di lavorare con calma. Comunque, penso che nessun’altra squadra di Super League abbia una coppia di portieri di questo livello. Inoltre, anche Von Ballmoos ha avuto i suoi problemini e non è detto che riesca a fare una stagione da 40 partite. Starà ad Amir essere pronto nel momento giusto e sfruttare eventuali occasioni”.