“Non lo nego, è stata una vera e propria challenge”

Tutto è bene quel che finisce bene. Dopo giorni di ansia, inquietudine e attesa febbrile, ecco il verdetto in cui tutti speravano: il Bellinzona ha vinto la sua partita più importante, quella giocata fuori dal campo. Come una manna dal cielo, la licenza in seconda istanza ha spazzato via le nuvole che aleggiavano sopra il Comunale, dove oggi - lo si è sottolineato in conferenza stampa - ci si può finalmente abbandonare ai festeggiamenti, a 17 anni (quasi esatti...) dai bagordi per la promozione in Super.

“Non lo nego: è stata una vera e propria sfida, una challenge - ha ammesso il presidente granata Brenno Martignoni, evidentemente al settimo cielo - ma alla fine, tra alti e bassi, tutto si è risolto per il meglio. Per me è stato decisivo il fatto di aver prodotto una documentazione completa e soprattutto seria, che ha comprovato la solidità della società”. Parole a cui si sono poi aggiunti tutti i ringraziamenti del caso, come quelli - doverosi - alla famiglia Bentancur: “In caso di addio sarebbero potuti insorgere problemi, ma Pablo mi ha promesso che non avrebbe mai lasciato il Bellinzona in difficoltà”.

Tra le varie certezze - come mister Sannino e capitan Mihajlovic, entrambi confermati per la prossima stagione - non mancano comunque i dubbi. In primis: la cessione del club è sempre un’opzione viva? “Esistono delle trattative per portare un socio che possa migliorare la società, evitando di farle fare la fine di Locarno o Chiasso”, ha precisato lo stesso Bentancur. Il quale, in conclusione, non si è risparmiato una pungente frecciatina nei confronti della Lega, dopo le minacce degli scorsi giorni: “Dal Ticino e da straniero, è molto difficile combattere la Svizzera interna e la SFL”.