Malgrado gli spettri del coronavirus siano tornati ad intimorire Lisbona, parzialmente ricostretta al confinamento forzato, al momento non vi è ragione di prevedere un piano B riguardo alla Final 8 di Champions League, in programma dal 12 al 23 agosto proprio nella capitale portoghese. Questa almeno l'opinione della UEFA, che per bocca di un suo portavoce ha comunque dichiarato di essere in costante contatto con le autorità locali, così da adattarsi rapidamente in caso di necessità.
Tra le varie incognite che aleggiano attorno al torneo vi è anche l'eventuale presenza di pubblico, uno scenario che sarà contemplato in caso di evoluzione positiva della situazione sanitaria.