Amoura e Espinoza danno la carica

di Omar Gargantini

Osigwe 4: sul gol non ha colpe, altre parate “vere” non ne deve compiere, la routine è svolta senza grosse difficoltà.

Hajrizi 4: al solito parecchio grezzo sul piano tecnico, si conferma però in crescita per la solidità del lavoro difensivo, cambiando tre volte ruolo nella linea difensiva. Peccato per il giallo che gli costa la squalifica.

Daprelà 4,5: subito condizionato da un colpo alla testa tiene botta per mezz’ora poi è costretto ad arrendersi.

Hajdari 4,5: è per distacco il più raffinato dei difensori e non a caso Croci-Torti gli chiede spesso di avviare la manovra. Partita senza picchi straordinari ma di nuovo convincente.

Macek 4: senza un’ala vera davanti è costretto agli straordinari, ma non sembra avere la gamba per garantire un riferimento alla destra di Celar e il Lugano ne paga le conseguenze, col gioco che diventa un po’ scontato.

Doumbia 4,5: come sempre uno dei più lucidi, al cospetto tra l’altro di un centrocampo avversario molto tecnico. Prova a mettere ordine, ma in pochi lo assecondano.

Sabbatini 4: generosissimo ma poco ispirato nelle giocate, meno in palla insomma rispetto allo scorso weekend.

Bislimi 4: ci mette un po’ a trovare misure e posizione, nel ruolo forse non ideale di trequartista che oltretutto di tanto in tanto deve anche allungarsi a destra. Va comunque in crescendo.

Valenzuela 3,5: commette un numero esagerato di errori di misura in un pomeriggio insomma in cui non riesce ad esprimersi ai livelli a cui ci aveva abituato.

Aliseda 4,5: unica ala di ruolo è chiamato spesso in causa. Sue due delle principali fiammate con l’ormai classica scelta di accentrarsi per andare al tiro sul secondo palo.

Celar 4: sarebbe stato insufficiente. Ma al 90’ si conferma bomber vero, staccandosi da Severin per trovare la girata che vale il pareggio. Sono 12 i sigilli in stagione.

Arigoni 3,5: entra prima di quanto prevedesse Croci-Torti e si vede che è ancora in ritardo. Molti errori, anche se l’impegno non manca e pure l’adattabilità a mettersi dove serve anziché dove potrebbe dare il meglio.

Amoura 4,5: ancora decisivo, col suo scatto, la sua frenesia e la sua velocità. È suo il pallone che poi Celar trasforma nel pareggio. Sta bene e a gara in corsa è di sicuro uno dei giocatori più importanti.

Espinoza 4,5: sembra stia capendo movimenti e calcio svizzero. Entra bene in partita e con lui la fascia destra diventa decisiva.

Facchinetti e Babic: NG

Croci-Torti 4,5: davanti ha la coperta cortissima. Sceglie di non rinunciare al 3-4-3 pur non avendo l’ala destra e a lungo il Lugano non punge. Decisivo il passaggio al 4-2-4 (lui dirà 4-2-3-1 ma cambia poco) nell’arrembaggio finale.

Legato a Sport e Musica del 19.03.2023