Da calciatore è stato un demiurgo del centrocampo, capace di trasformare ogni tocco in arte e ogni intuizione in architettura tattica. Ora, da allenatore, Cesc Fabregas sta plasmando la propria visione con la stessa mente lucida e sopraffina che lo ha consacrato tra i grandi maestri del calcio moderno. Elegante nel pensiero, magnetico nella parola, dal salotto Champions della RSI ha intrecciato passato e presente, offrendoci un ritratto autentico e affascinante. Ecco una selezione dei suoi passaggi più significativi.
Arsenal: così diversi, così simili
Ventuno anni dopo gli “Invincibili”, l’Arsenal torna a guardare negli occhi la gloria. La squadra di Arteta vola: prima in Premier League, perfetta in Champions. I Gunners vogliono spezzare la maledizione di chi gioca bene ma non conquista e scrollarsi di dosso l’etichetta di “belli ma perdenti”. Fabregas, icona dei londinesi, fece parte della mitica squadra del 2004 solo marginalmente, ma tra analogie e differenze, crede anche lui che sia arrivato l’anno buono, seppur con un calcio meno aristocratico, ma più solido.
UCL, Cesc Fabregas commenta il buon momento dell’Arsenal (05.11.2025)
RSI Sport 06.11.2025, 09:18
Senderos, come un fratello
L’amicizia che non ti aspetti nasce proprio a Londra ed è quella con lo svizzero Senderos. Un legame nato fondamentalmente dalla base linguistica, perché come Cesc, anche Philippe, parla spagnolo. Sotto lo stesso tetto cresce così quel legame che ancora oggi dura.
UCL, il messaggio di Philippe Senderos per Cesc Fabregas (05.11.2025)
RSI Sport 06.11.2025, 09:37
Lamine Yamal forte, Messi di più
Immancabile la menzione al prodigio del Barcellona Lamine Yamal, incoronato da molti come nuovo crack del calcio mondiale. I paragoni con Leo Messi si moltiplicano, ma per Fabregas, quello che ha visto fare dal 10 dell’Argentina, non potrà mai ripeterlo nessuno, con buona pace di Lamine Yamal.
UCL, Cesc Fabregas commenta il paragone tra Lamine Yamal e Leo Messi (05.11.2025)
RSI Sport 06.11.2025, 09:38
“Oramai mi sento un cumasch”
Dal Camp Nou al Sinigaglia: un salto che sembra un abisso, ma che per Fabregas è stato un approdo. Como è diventata la sua nuova casa, la sua nuova sfida, il luogo dove sperimentare e crescere come uomo e come tecnico. La vita, a volte, scrive pagine più sorprendenti del destino.
UCL, Cesc Fabregas racconta i suoi primi passi da allenatore del Como (05.11.2025)
RSI Sport 06.11.2025, 09:39
Bastone e carota
Chi lo conosce da vicino lo descrive come un perfezionista ossessivo, un tecnico che non lascia nulla al caso. Fabregas vive di calcio, lo studia, lo seziona, lo interpreta. Pretende tanto da sé stesso e dai suoi giocatori. Ore e ore davanti ai video degli avversari, sedute intense e una cura maniacale per i dettagli tattici scandiscono le giornate. Ma sa anche che il segreto di un gruppo vincente non si costruisce solo sul campo: per questo, quando è il momento di tirare il fiato, il mister concede ai suoi ciò che ritiene il premio più prezioso: il tempo libero.
UCL, Cesc Fabregas commenta l’importanza del tempo libero per i giocatori (05.11.2025)
RSI Sport 06.11.2025, 09:46
Tante vittorie, pochi cimeli
Due Europei e un Mondiale con la Spagna basterebbero a riempire una carriera, eppure Fabregas non sa nemmeno dove siano finite maglie e medaglie. Per lui i trofei non sono oggetti da esporre, ma emozioni da custodire. Le pagine di Wikipedia raccontano la gloria; lui preferisce ricordare il momento.
UCL, Cesc Fabregas racconta un aneddoto divertente sui suoi trofei (05.11.2025)
RSI Sport 06.11.2025, 09:58
Quella musichetta…
Della vita da calciatore non gli manca nulla, o quasi. Le scarpette sono solo un ricordo, che torna vivo quando scende in campo per allenare. Lo spogliatoio lo vive ancora, dall’altra parte, guardando negli occhi tutti i giocatori. Eppure, ogni tanto, un po’ di magone gli torna, solitamente in due giorni: martedì e mercoledì, quando dalla tv l’inno della Champions League raggiunge il salotto di casa.
UCL, il valore della Champions League per Cesc Fabregas (05.11.2025)
RSI Sport 06.11.2025, 09:41
Tutta la normalità di Leo Messi
Pensate di svegliarvi la mattina e fare colazione con la Pulce. È successo a pochi, e tra questi c’è Cesc Fabregas, grande amico di Leo Messi. Un legame che va oltre al campo e un’ammirazione sconfinata verso il 10 argentino, che ai più può sembrare inarrivabile e quasi mistico, ma dietro la leggenda, un uomo che ama il mate, la famiglia e il silenzio.
UCL, Cesc Fabregas racconta della sua amicizia con Leo Messi (05.11.2025)
RSI Sport 06.11.2025, 09:45
Il signore del centrocampo: Iniesta
Né Xavi, né Xabi Alonso e nemmeno Busquets. Il miglior centrocampista per il tecnico del Como è Iniesta. Un concentrato di talento, furbizia, abnegazione e mentalità vincente. Non a caso lo chiamavano “Don Andrés”, e non per caso: perché nel regno del centrocampo, lui era il vero signore.
UCL, Cesc Fabregas parla delle qualità di Andrés Iniesta (05.11.2025)
RSI Sport 06.11.2025, 09:47






