Juventus in difficoltà davanti alle dichiarazioni di Trump

Poco prima della sfida del Mondiale per Club tra Juventus e Al-Ain, andata in scena all’Audi Field di Washington, i bianconeri sono stati ospitati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. All’interno dello studio ovale si sono vissute delle scene particolari, con Trump che ha parlato alla stampa di temi delicati come i conflitti in Medio Oriente e i giocatori juventini che sono apparsi imbarazzati e non a proprio a loro agio con le dichiarazioni del presidente. “Mi ha colto di sorpresa, quando ha iniziato a parlare di politica dentro di me ho pensato: io voglio solo giocare a calcio”, ha spiegato Weah, uno dei due statunitensi che militano nella Juve. McKennie, che in passato ha più volte espresso critiche verso Trump, e compagni si sono trovati particolarmente in difficoltà soprattutto quando il presidente USA, all’interno del suo discorso a proposito degli atleti transgender, ha chiesto se una donna riuscirebbe a giocare nella loro squadra. Nessuno dei bianconeri ha risposto ed è allora intervenuto il neo DG Comolli dicendo: “Probabilmente no, ma abbiamo un’ottima squadra femminile”.