Negli scorsi giorni ha fatto il suo ultimo annuncio nella storica trasmissione radiofonica della RAI "Tutto il calcio minuto per minuto". Quell'"è davvero tutto" è stato, questa volta, davvero tutto. Perché Riccardo Cucchi ha appeso le cuffie al chiodo ed è andato in pensione, chiudendo così un capitolo importante nella storia del giornalismo sportivo italiano.
Un finale di carriera ricco di attestati di stima: su tutti probabilmente lo striscione apparso nella curva dell'Inter in occasione della sua ultima partita. "Sono rimasto sorpreso, non mi sarei mai aspettato un clamore del genere - ha raccontato lo stesso Cucchi al microfono del collega di Rete Uno Sport Paolo Laurenti - Noi della radio non siamo abituati a stare sotto i riflettori. Quello striscione lo reputo innanzitutto come un amore per la radio".
"Quando ho detto per l'ultima volta 'linea allo studio' ho pensato a quanto fossi stato fortunato, perché è davvero il più bel mestiere del mondo"
Riccardo Cucchi
Una lista infinita di radiocronache, tra Serie A, ma anche in occasioni di Mondiali, Europei e Olimpiadi. Ma cosa è mancato raccontare a Riccardo Cucchi? "Mi sarebbe piaciuto fare la cronaca della maratona di Dorando Pietri (alle Olimpiadi di Londra 1908, ndr), quel dramma sul traguardo. Quella storia è una parafrasi dell'intero sport, con le sofferenze, il dolore, la vittoria che si trasforma in sconfitta: è qualcosa che mi ha sempre colpito".
Il servizio di Paolo Laurenti con Riccardo Cucchi (Rete Uno Sport Magazine 23.02.2017)
RSI Calcio 23.02.2017, 17:41