CALCIO - QUALIFICAZIONI MONDIALI

Per loro di Domen non c’è certezza, per noi Lubiana ha l’oro in bocca

L’ex Lugano Crnigoj: “È una Svizzera molto forte, ma la Slovenia deve vincere”

  • Oggi, 09:59
  • 2 ore fa
Domen Crnigoj

Con la maglia del Venezia in Serie A

  • Imago
Di: Nicola Rezzonico 

Diversamente dall’ex compagno in bianconero Sandi Lovric, lui non si presenterà allo Stozice di Lubiana per cercare l’impresa. Impresa, sì, poiché frenare questa Svizzera versione schiacciasassi sarebbe arduo persino per le big, figuriamoci per una Slovenia fumosa e balbettante. Dopo i 26 gettoni accumulati negli scorsi anni, oggi Domen Crnigoj ha archiviato il dossier Nazionale in un cassetto dorato della propria memoria, focalizzandosi su altre priorità. La casa, la famiglia: si giustifica anche così, d’altronde, il recente approdo a Trieste, quarta tappa italica di un itinerario che, dopo l’addio al Ticino, ha condotto l’ex Lugano verso il sogno di una vita, la Serie A. “Quando ho iniziato la mia carriera, non avrei mai immaginato di poter disputare tre stagioni in uno dei campionati più importanti del mondo - ci spiega il diretto interessato, rievocando i trascorsi con Venezia e Salernitana - è stata sul serio un’esperienza incredibile, piena di emozioni, crescita e soddisfazioni personali”.

Quest’estate non ho trovato alternative migliori né condizioni per cui - tenendo in considerazione la mia età e la famiglia - valesse davvero la pena uscire dall’Italia. Ecco perché ho deciso di rimettermi in gioco qui in Serie C, vicino a casa. Ho ancora voglia di dare il massimo e di godermi il calcio con equilibrio: vedremo cosa mi riserverà il futuro, passo dopo passo

Salutata la terra natia (calcisticamente parlando) da ormai un decennio, il quasi 30enne mantiene comunque l’occhio vigile su quanto accade qualche metro più a est, dall’altro lato del confine. Dove gli exploit, anche recentemente, non sono mancati: “Il livello del calcio sloveno è buono, ma non superiore al vostro, certo. Se l’anno scorso il percorso compiuto agli Europei aveva generato grande entusiasmo nel Paese, che mai si era spinto fino agli ottavi di un grande torneo, in questo momento è soprattutto lo Celje a tenere alto il nostro nome. E gran parte del merito va al loro allenatore, Albert Riera, che ha operato un profondo rinnovamento sul piano dello stile e delle idee di gioco. Sì, il suo lavoro si vede chiaramente in campo”. Ce lo ricordiamo bene, purtroppo. Noi come il Lugano, ironia della sorte. Facile intuire per chi tifasse Crnigoj, in quei quattro famosi duelli verificatisi negli scorsi mesi: “Beh, Lugano mi è sicuramente rimasta nel cuore, tanto che oltre alla squadra di calcio seguo ancora anche quella di hockey. Chissà, magari un giorno potrebbero perfino riaprirsi le porte per un ritorno, mai dire mai. Dalla mia partenza sono cambiate molte cose in seno al club, ma ho mantenuto i contatti con il Crus e con altre persone interne o vicine alla società. Ripeto, ho ricordi veramente molto belli riguardo a quel periodo”.

Dietro a Sesko, che per noi rimane un talento inavvicinabile, si stanno facendo strada tanti altri giovani promettenti

Memorie senz’altro più piacevoli, ne siamo certi, rispetto a quelle che la Slovenia conserva di noi. Trentacinque giorni dopo lo spietato 3-0 basilese, le premesse per il bis ci sono tutte, ma attenzione a non peccare di superbia. Sul fronte rivale non staranno a guardare: la generazione di Crnigoj ha potuto gustarsi in TV soltanto due Mondiali, e a 15 anni dall’ultima partecipazione - senza l’auspicata scossa - un’altra chance rischia di svanire presto. “Francamente dubito che riusciremo a tornarci in tempi brevi, anche perché, allo stato attuale, qualificarsi per un Mondiale è più complicato che farlo per un Europeo - ammette candidamente il centrocampista - tuttavia, se vogliamo almeno continuare a coltivare la speranza, stasera dovremo assolutamente vincere. Ovvio, sarà una partita difficile: la Svizzera è un’avversaria molto forte e organizzata, come dimostrato anche in occasione dell’ultimo confronto. Perlomeno stavolta giocheremo in casa, con tanta motivazione. Speriamo davvero che possa andare diversamente”. Il tempo stringe, cari amici sloveni. E noi andiamo di fretta. Già doman - perdonaci Domen - vogliamo risvegliarci con una certezza.

01:08

Super League, il 2-1 di Crnigoj in Lugano - Grasshopper (06.12.2015)

RSI Sport 06.12.2015, 15:00

02:08

Il servizio con Granit Xhaka (Rete Uno Sport 13.10.2025, 12h30)

RSI Sport 13.10.2025, 12:42

04:36

Rete Uno Sport

Rete Uno Sport 13.10.2025, 07:15

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