Tre gol, tre punti, 3a vittoria consecutiva e 3o posto

Saipi 5: praticamente inoperoso, si sporca la maglia solo per intercettare un tentativo di Virginius nel primo tempo. Il voto alto è soprattutto per la personalità che dimostra nel giocare con i piedi.

Zanotti 5: quando alla quantità aggiunge la qualità, come in occasione dell’assist dell’1-0, diventa inarrestabile. Per il Lugano polmoni e cervello, oltre che grinta da vendere.

Kelvin 4,5: sicuro e pulito in tutte le situazioni, era chiamato a non far rimpiangere lo squalificato Mai, ci è riuscito anche bene.

Papadopoulos 5: il Franco Baresi del Lugano. Guida, spinge, urla, strattona, anticipa e recupera. Fa tutto quello che ti aspetti da un gran difensore e fa pure di più quando si sposta in avanti.

Marques 4,5: spesso alto a supportare la manovra offensiva (come in occasione del 3-0) non lascia mai buchi in retrovia. Corre tanto e mai a vuoto.

Grgic 4,5: metronomo e baluardo. Se c’è uno spazio in avanti lo vede, se c’è un buco dietro lo chiude.

Bislimi 4,5: esce dopo il primo tempo dove comunque aveva in mano la zona nevralgica del campo. Quando sta bene rimane il miglior centrocampista bianconero.

Cimignani 4,5: si vede poco, non trova spazi per portare caos con il suo sinistro, ma è generoso nel dare sempre una mano in retrovia.

Steffen 5: alla prima da titolare dopo 3 mesi ritrova la via del gol e dimostra d’aver ampiamente recuperato. Renato è tornato.

Koutsias 5: nel nuovo ruolo, largo a sinistra, inventato da Croci-Torti, l’ellenico deve correre e si deve sbattere, ma quando gli concedi spazio resta devastante.

Behrens 5: non sarà bello, non sarà spettacolare, ma nell’ultima parte di questo anno il panzer tedesco è decisivo. Andate a dirlo a Pippo Inzaghi che non gioca un bel calcio.

Doumbia 4,5: entra a inizio ripresa al posto di Bislimi, giusto il tempo di farsi malmenare da Janko (poi espulso) ed esce. Con la palla tra i piedi rimane un punto fermo.

Cassano, Kendouci, Dos Santos e Mahou NG

Croci-Torti 5: urla, sbraccia e sbraita. Le prova e le inventa tutte, ma il grande merito da condottiero vero è quello di aver recuperato un gruppo che nelle prime settimane di stagione sembrava sfaldato.