Dopo quasi un anno sabbatico, la Premier League ha riaccolto José Mourinho, chiamato a risollevare le sorti del Tottenham dopo il licenziamento di Mauricio Pochettino. Un ingaggio che ha però fatto storcere il naso a qualche sostenitore degli Spurs, a causa del lungo trascorso del tecnico portoghese sulla panchina del Chlesea e in considerazione della storica avversione tra le due tifoserie. Tanto che, già nella prima conferenza stampa gli è stato ricordato come quattro anni fa disse che mai sarebbe andato al Tottenham perché amava troppo i tifosi del Chelsea. "Sì, lo dissi - ha risposto lo Special One con un sorriso sornione - prima che mi licenziassero però... Io però non sono il signor Chelsea, né il signor Real Madrid o Inter. Io sono tutte queste squadre. Ho sempre dato tutto me stesso e così farò anche qui".
Sono più forte da un punto di vista emotivo, sono rilassato e motivato
José Mourinho
Battute a parte Mou si è detto pronto per quest'avventura mostrandosi alla stampa in modo piuttosto inedito per lui, palesando grande umiltà e ammettendo gli errori commessi nel passato. "Non posso pensare di cambiare le cose in due o quattro giorni - ha affermato il 56enne lusitano che ha firmato col club londinese fino al 2023 - Non ho grande esperienza nel subentrare a stagione in corso, è solo la seconda volta (la prima con il Porto, ndr). Ovviamente certi principi di gioco cambieranno, ma col tempo".
Premier League, la conferenza stampa di José Mourinho (21.11.2019)
RSI Sport 21.11.2019, 19:16