Roglic contro Ayuso e tanti altri nomi per il podio

Non ci sarà il detentore Tadej Pogacar, né il suo grande rivale Jonas Vingegaard, ma quello in partenza domani da Durazzo, in Albania, si prospetta essere un Giro d’Italia comunque spettacolare. A partire proprio dalle tre tappe d’apertura in terra albanese, due percorsi da subito mossi e separati da una cronometro il secondo giorno. Una volta rientrati nella vicina penisola la corsa dovrebbe rimanere movimentata, con diverse tappe adatte a fughe da lontano e dunque aperte ad ogni tipo di scenario. Tutto si deciderà probabilmente il 31 maggio con l’ascesa del Colle delle Finestre e l’arrivo al Sestriere, prima della passerella finale il giorno successivo sul traguardo di Roma.

I favori dei pronostici saranno tutti per Primoz Roglic in cerca del bis dopo la vittoria del 2023. Il capitano della Red Bull-Bora-hansgrohe dovrà guardarsi in modo particolare dall’UAE che, orfana di Pogi, potrà contare su un Juan Ayuso mai così in forma come in questo inizio di stagione. Lo spagnolo, trionfatore alla Tirreno-Adriatico, ha conteso fino all’ultimo il successo al Catalogna allo stesso Roglic e sembra finalmente pronto a dire la sua anche sulle tre settimane. Alle loro spalle la lotta non mancherà, con Carapaz, Tiberi e Landa a giocarsi un posto sul podio e Adam Yates e Daniel Martinez, sebbene impegnati come gregari dei due favoriti, pronti ad inserirsi. Occhi puntati anche su Wout Van Aert, al debutto nella Corsa Rosa con l’obiettivo di completare la tripletta di successi di tappa nei grandi giri. Poche ambizioni infine per Yannis Voisard, unico svizzero presente, ma sia la sua Tudor, capitanata da Michael Storer, che la Q36.5 di Tom Pidcock cercheranno di sfruttare ogni occasione per tenere alta la bandiera rossocrociata.